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Incognita India per la MotoGP: team e piloti incrociano le dita

A pochi giorni dall'inedito evento, restano dubbi sul completo allestimento: diverse squadre sono in ritardo nei trasferimenti, tracciato in attesa di omologazione

Incognita India per la MotoGP: team e piloti incrociano le dita

Mirko ColombiMirko Colombi

18 set 2023 (Aggiornato il 21 set 2023 alle 12:20)

Teoricamente, team e piloti dovrebbero trovarsi in viaggio alla volta dell'India, sede dell'omonimo Gran Premio MotoGP. I voli dall'Europa a Delhi durano una media di circa 8 ore, trasferta tutto sommato meno impegnativa in termini di tempo se paragonata - per esempio - a Indonesia, Australia e Thailandia. In quello che sarà da descrivere quale evento tanto atteso tanto discusso, i punti di domanda attendono risposte affermative.

Delhi è un viaggio della speranza? No, però... speriamo bene

Sono numerosi i turisti che scelgono l'India quale territorio, cultura e ambiente da scoprire. C'è chi si reca laggiù nell'obiettivo di "ritrovare sé stesso", chi invece desidera semplicemente capire come funzionino le cose a quella latitutidine del globo.

Sempre che le cose funzionino, chiaramente. Nel momento in cui ci accingiamo a scrivere l'articolo, diversi addetti ai lavori si ritrovano in fermata d'attesa. Non essendo ancora disponibile il Visto valido per entrare nello Paese, è impossibile imbarcarsi regolarmente e cominciare l'avventura.

Rimanendo convinti che la situazione sarà prontamente risolta, auspicando che il tutto possa andare a buon fine, monitoriamo l'evoluzione del processo che è legato a una vera e propria speranza: seppur di corsa, si correrà. Vero?!

Classifica piloti

Pista da omologare: no problem, giovedì la pratica sarà espletata

Conditio sine qua non per correre, è un tracciato omologato dagli standard richiesti dalla competizione in oggetto. Essendo la MotoGP con relative classi, è quindi il massimo disponibile in termini di sicurezza, con vie di fuga dagli spazi adeguati, cordoli dall'opportuno e pensato design, muretti ben distanti dal nastro d'asfalto.

Oltre ad air fence, ingresso e uscita pit lane ben concepiti, presenza di ghiaia dissipante in caso di scivolata, con innumeroli importanti voci a completare il foglio che la FIM deve compilare, rimanendone soddisfatta. Come saprete, dopo sopralluoghi e controlli, c'è da fare, facendolo velocemente.

Cioè, giovedì, quando staranno per partire giri di pista a piedi, conferenze TV e media scrum. Tra un impegno e l'altro, il Promoter dovrà anche tener da conto la voce principale, ossia, l'idoneità stessa all'attività di pista. Incrociamo le dita e rimaniamo ottimisti: si correrà. O no?

Pronostici MotoGP d'India

Conosciamo i valori in campo registrati da Portimao a Misano: soffermandoci alla MotoGP, Ducati impera, Aprilia tiene botta spesso e volentieri, KTM recita il ruolo di terzo incomodo, Honda e Yamaha lottano per sopravvivere. Nulla di nuovo, diremmo.

Inedito è contrariamente il pronostico da avventare per il Gran Premio India, evento storico e attesissimo: al Buddh International Circuit vi ha gareggiato la Formula 1, dal 2011 al 2013. Tre edizioni firmate da Sebastian Vettel su Red Bul spinta da propulsore Renault, poi mai più.

Almeno, per ora. Le due ruote di alto livello ci stanno arrivando, dopo il give up della SBK: se tutto andrà bene - e lo speriamo vivamente - saranno spenti semafori, sventolate bandiere a scacchi, consegnati trofei e assegnati punti. Eccellente, ma a chi? 

Questo non è il toto-scommesse: già è dura indovinare se si correrà, figuratevi dire chi batterà tutti. 

 

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