Editoriale del Direttore: ne vedremo delle belle

Il duello, per ora cavalleresco, tra Bagnaia e Bastianini anticipa un 2023 che potrebbe rivelarsi “infuocato” in casa Ducati…

Editoriale del Direttore: ne vedremo delle belle

Federico PorrozziFederico Porrozzi

Pubblicato il 20 settembre 2022, 14:44

Mettiamola così: in Spagna, Enea Bastianini si è ripreso quello che gli era sfuggito di un soffio a Misano. Pecco-Bestia 1 a 1. E palla al centro. Nelle prossime cinque “partite”, però, ci sarà una differenza rispetto a quanto accaduto in Romagna e ad Aragón: invece di correre contro, probabilmente i due giovani talenti italiani saranno chiamati dai piani alti a fare squadra. Dal Giappone a Valencia, Bagnaia e Bastianini dovranno accantonare per qualche mese l’avvincente sfida a due per provare a farne vincere una più grande alla Ducati, quella contro Fabio Quartararo e la Yamaha.

L’obiettivo di riportare il titolo a Borgo Panigale dopo quindici anni d’astinenza è sempre più alla portata. Dai quasi 100 punti di distanza di qualche gara fa, 91 dopo la Germania, adesso il gap si è ridotto di nove decimi. Pecco è vicinissimo al campione del Mondo francese. E dovrà sfruttare al meglio i prossimi circuiti amici (tra questi, di sicuro, Motegi e Sepang) per dare l’assalto finale. Ma dovrà provare a “servirsi” anche degli amici alleati: Enea per primo, e poi Miller, Martin, Zarco, Marini e Bezzecchi, pronti a inserirsi a “sandwich”, quando possibile, tra lui e Quartararo.

Bagnaia e la Ducati dovranno tenere d’occhio anche la variabile del Cavaliere Nero: no, non quello declamato da Gigi Proietti ma Aleix Espargaró sull’Aprilia, tornato prepotentemente in lotta per il titolo dopo lo splendido podio centrato in terra spagnola. In attesa che la sfida interna tra Pecco ed Enea diventi un fattore nella prossima stagione e che ci regali altre grandi emozioni, possiamo ripeterlo: tra moto e piloti, noi italiani siamo sempre più padroni di questa MotoGP.                                                            

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