Da Energica a Ducati: la MotoE parla ancora italiano

Il 2022 sarà l'ultimo anno in cui la Ego Corsa caratterizzerà il campionato dedicato alle moto elettriche, poi squadre e piloti si affideranno alla V21L: la tecnologia nostrana rimane un punto di riferimento mondiale. Italians do it better

Da Energica a Ducati: la MotoE parla ancora italiano

Mirko ColombiMirko Colombi

23 dic 2021

La classe MotoE ha svelato una entry list 2022 davvero interessante, nella quale gli iscritti potranno godere della Energica Ego Corsa GP, modello elettrico a caratterizzare le stagioni 2019, 2020, 2021 e, appunto, quella a venire. L'azienda Energica Motor Company ha sede a Modena e rappresenta l'Italia a livello tecnologico, comunicativo e sportivo.

A seguire, arriverà Ducati, Marchio bolognese e altrettanto tricolore. La Casa di Borgo Panigale ha già presentato previo le pieghe di Michele Pirro una V21L che, oltre a incuriosire, fa già parlare gli addetti ai lavori. Il testimone del FIM Enel MotoE World Cup passerà da Italia a... Italia, a dimostrazione di quanto le competenze nostrane restino vero e proprio riferimento assoluto.

Energica Ego Corsa: innovativa, coraggiosa e... resiliente


Quando parte del paddock di Jerez andò a fuoco, più di un critico affermò che l'avventura MotoE fosse finita ancor prima di cominciare. Successe che un incendio distrusse ogni esemplare di Energica Ego Corsa presente all'Angel Nieto, poco prima che il campionato debuttasse.

Con grande forza, reattività ed orgoglio, Livia Cevolini e il suo staff si sono rimboccati le maniche, realizzando praticamente ex novo tutto quanto servisse alla stagione d'esordio della serie. Lavorando giorno e notte, ci sono riusciti, grazie anche a una rivisitazione del calendario.

Una volta in pista, tecnici e piloti ne sono rimasti soddisfatti. Le moto si sono rivelate affidabili, prestanti e godibili da guidare. Sebbene il progetto fosse all'alba della sua carriera, la MotoE tanto è piaciuta al pubblico, quanto ai diretti coinvolti. Lo sforzo profuso di Energica, costruttore italiano a sfidare più che la concorrenza il pubblico refrattario e poco avvezzo alle novità, ha prodotto risultati notevoli.

Ducati V21L: MotoGP a bassa voce


Michele Pirro si è divertito e c'è da crederci: il pugliese ha guidato tantissime motociclette, ognuna diversa dall'altra. Dalla 125 Grand Prix a due tempi alla Moto2. Dalla Supersport alla Superbike. Dalla MotoGP alla... V21L, verà novità sfornata da Borgo Panigale.

Se c'è una Casa che sappia intuire quando e come fare cosa, questa è Ducati. Se c'è una bandiera pronta a sventolare nei momenti giusti, è la tricolore. Il campionato mondiale - in realtà è una Coppa del Mondo, articolata esclusivamente su tracciati europei - avrà nuovamente il verde, bianco e rosso leit motiv tecnologico. 

Sentendo il numero 51, la MotoE bolognese somiglia a un purosangue della top class, seppur più pesante e silenziosa. Oltre alla curiosità di cui sopra, sarà interessante vedere se e come cresceranno le prestazioni: parliamo di tempi sul giro, certo, ma anche della capacità garantita dalle batterie. 

Energica-Ducati: un testimone passato da giuste a giuste mani


Non ci crederete, ma se Ducati offrirà performance di livello con la sua V21L sarà anche grazie alla Energica. Ovviamente, a Borgo Panigale detengono risorse, menti e metodo in grado di percorrere strade proprie e originali, però è merito della Ego Corsa che la MotoE abbia corso dal 2019 al 2021.

Ed è pronta al 2022: chi avrebbe avuto il coraggio di segnare un tracciato così insidioso, a tratti tutti da scoprire, sottoposto a pesantissime critiche da "specialisti" che cercano il pelo nell'uovo? Ve lo diciamo noi? Nessuno o quasi, infatti, alcuni brand si sono tirati indietro, consapevoli dei rischi da affrontare. Energica, invece, ha segnato riferimenti utilissimi, che servono oggi e serviranno pure nel futuro

Energica prima, Ducati dopo. La MotoE avrà toni assolutamente internazionali, parlando una lingua italiana, la nostra, unica nel suo genere, magari critica e criticata, tuttavia in grado di cantare meglio quando il palco si fa prestigioso. Perché, diciamoci la verità, Italian do it better. E so lo diceva Madonna, una che di voci se ne intende...

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