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Il telaista e fondatore dell'omonima azienda a conduzione familiare "Pierobon", si è spento all'età di 85 anni
Motosprint
6 apr 2020
Il mondo del motociclismo italiano piange la scomparsa di un altro grande uomo che ha fatto la suo storia: Riccardo Pierobon ci ha lasciati nella giornata di ieri, domenica 05 aprile, all'età di 85 anni.
"Una persona genuina, uno di quelli che, con una semplicità disarmante, è in grado di farti capire quanto sono importanti la serietà, la professionalità, la voglia di fare e i sacrifici. È in grado di farti capire perché, partendo da zero, è riuscito a costruire un’azienda, che ora viene gestita dal figlio, Massimo. Nessuna agevolazione; solo lavoro, lavoro e lavoro. E voglia di faticare e di superare gli ostacoli. Questa è la ricetta per emergere e restare a galla. Ricky One non ha solo visto nascere il motociclismo moderno: lui ha addirittura contribuito a farlo crescere".
Scriveva Riccardo Piergentili nel 2016 parlando di Pierobon, l'imprenditore che nel 1952 fondò l'omonima azienda "Pierobon", diventata indipendente dopo aver mosso i primi passi all'interno della Verlicchi.
Nato il 15 luglio del 1934, nel corso della sua carriera, Riccardo Pierobon ha sviluppato telai per protipi da corsa e moto stradali, collaborando con diversi team di Superbike e Motomondiale, e piloti del calibro di Ben Bostrom e Troy Bayliss. Contribuendo a reallizare i telai di due delle Ducati più vincenti: la 998 e la 999.
Con l'aiuto del figlio Massimo, che lo ha affiancato in azienda a partire dal 1987, Riccardo ha costruito una realtà che esiste ancora oggi e offre ciclistiche complete per i motori Ducati e oltre a progettare e produrre telai e forcelloni e moto complete su richiesta.
Del resto, Riccardo non si è mai tirato indietro davanti al lavoro, come ha voluto ricordare anche il Team Manager di Barni Racing, Marco Barnabó, affidando ai social il suo personale ricordo di Pierobon: "Oggi il mondo del motociclismo perde un uomo disponibile, allegro, umile, lavoratore instancabile - scrive Marco-. Anche l’ultima volta che sono andato a trovarlo in officina qualche settimana fa, Riccardo era lì al suo posto, al banco di lavoro.
Il mio saluto a un grande uomo prima che un grande professionista. R.I.P. Riccardo"
Alla famiglia Pierobon vanno le condoglianze di tutta la redazione di Motosprint.
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