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29 ago 2011
Se avessero potuto, i romagnoli, avrebbero portato la gara in spiaggia. Oppure la spiaggia in circuito. L’iniziativa avrebbe creato qualche intoppo, quindi non se n’è fatto nulla... ma al Santamonica di Misano si respira comunque il sapore di mare che permea il paddock e la pista stessa. E poi c’è pur sempre la sera, per raggiungere il lungomare e quel clima di vacanza che non si riesce a cancellare, pur se in vacanza la gente del paddock ci va solo da metà novembre in poi.
L’idea è stata giusta. Ed è stata ben realizzata. Si è deciso di dare al GP San Marino e della Riviera di Rimini uno stile ed una caratterizzazione diversi dall’altra prova iridata italiana, al Mugello. Imitare, o addirittura tentare di sovrastare il Gran Premio d’Italia? Sarebbe stato controproducente, la storia non si cancella. Attaccarlo sul piano tecnico, cioè del circuito? Fatica sprecata, la pista del Mugello è inattaccabile.
È da queste, giuste ed oneste, considerazioni, che è partito il pool formatosi in Romagna per organizzare quello che dal 2007 è il secondo GP nostrano: se il GP Italia è blasonato ed austero, la giovane e sbarazzina gara di Misano è in sintonia con il territorio e con il modo di vivere della sua gente. Il Gran Premio è diventato quindi una grande e lunga festa che comincia all’inizio della settimana.
Attorno alla gara vengono così organizzate feste, celebrazioni, serate a tema. Ma la gara, anche da queste parti, è una cosa seria. Qui hanno vinto solo i grandi di quest’epoca: Casey Stoner (2007), Valentino Rossi (2008 e 2009), Dani Pedrosa (2010).
Non si può dimenticare che un anno fa, a Misano, si spezzò la giovane vita di Shoya Tomizawa, durante la gara della Moto2. La gara di quest’anno deve innanzitutto cancellare la terribile atmosfera che avvolse la corsa del 2010. Il GP San Marino, oltre al confronto per il titolo tra Stoner e Lorenzo, offre altri spunti interessanti, primo fra tutti l’avventura di Valentino Rossi con la Ducati. La stagione del binomio italiano si è rivelata una rincorsa non al titolo, quanto ad una competitività che la Desmosedici ha perduto in maniera direttamente proporzionale all’evoluzione delle gomme Bridgestone.
La Ducati non gode dei favori del pronostico, ma la gara di Misano servirà per continuare il lavoro di definizione della Desmosedici del futuro, cioè la “mille” del prossimo anno, quindi resta una gara importante. Che si corre a 14 chilometri di distanza dalla casa di Rossi, e questa vicinanza farà bene a Valentino. Siamo anche a un passo da Coriano, e quindi dalla casa di Marco Simoncelli. Ed è inutile sottolineare che questa è una gara importante anche per Marco. Forlì, cioè Casa Dovizioso, dista una settantina di chilometri. Anche Andrea gareggia nella sua Romagna. E chissà che...
Loris Capirossi, monegasco di Romagna, si trova in una condizione tecnica che non permette di sperare in una gara d’attacco, ma anche lui vuole ritagliarsi il suo spazio. Speriamo bene. Soddisfazioni possono venire dai ragazzi della Moto2, in particolare il sammarinese Alex De Angelis (questo è il suo GP) e Andrea Iannone.
Enrico Borghi
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