Dopo quasi 40 anni l’ISDE torna a Bergamo riaccendendo la passione di un’intera provincia che vive l’Enduro come pochi territori al mondo
A distanza di quattro anni dall’incredibile successo dell’International Six Days Enduro – ISDE di Rivanazzano (PV) - dove la maglia azzurra conquistò oltre al “vaso” del World Trophy anche la classifica Junor – la Sei Giorni torna in Italia, a Bergamo sui sentieri della storica “Valli Bergamasche”.
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Si è svolta ad Eicma la presentazione ufficiale della Sei Giorni di Enduro 2025 a Bergamo. L’International Six Days Enduro – ISDE torna dunque in Italia dopo appena quattro edizioni sui sentieri e le montagne alle spalle di Bergamo. Il Moto Club Bergamo torna ad organizzare l’ISDE a distanza di quasi 40 anni dall’ultima edizione nel 1986 a San Pellegrino Terme e ben 57 anni dopo la prima edizione del 1968. La Sei Giorni d’Enduro a Bergamo scatterà il 24 agosto per poi terminare sei giorni più tardi il 29 agosto, a sfidarsi sui monti tra il Lago d’Iseo e Bergamo 600 piloti ed oltre 30 nazioni che si contenderanno il “vaso” del World Trophy.
Alla presentazioni ha partecipato il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Giovanni Copioli: “La Sei Giorni è un evento importantissimo, soprattutto per l’Italia che ne ha vinte tante. Speriamo che correndo in casa potremo raccogliere grandi soddisfazioni. È un evento che è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni, ci aspettiamo che Bergamo possa stabilire diversi record a partire da quello di partecipazione e siamo sicuri che grazie al fascino di quelle terre e alla professionalità del Moto Club Bergamo si riuscirà ad avere un’edizione all’altezza delle, alte, aspettative”. Oltre al Presidente Copioli era presente anche Fabio Muner – Direttore Marketing FIM – che ha ricordato come Bergamo sia la casa dell’Enduro, non solo per la presenza di molti appassionati ma soprattutto perché proprio nella città lombarda hanno la propria sede diverse realtà strettamente legate a questo mondo: “Arriveremo in Itlaia con la 99esima edizione della 6 giorni d’enduro. È il campionato del mondo più antico della FIM con la prima edizione che si corse nel 1913. Purtroppo la 6 giorni si fermò solo per le due guerre mondiali e nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19, un’edizione che si sarebbe dovuta disputare in Italia. Bergamo è uno dei regni dell’enduro non solo per quanto riguarda l’Italia, abbiamo molti brand che credono in questa avventura e sono contento che nella loro gara di casa avremo due brand come Acerbis ed Airoh, due realtà industriali del territorio. Ci sono tante aspettative, abbiamo iniziato a collaborare con il Presidente Piccinini e tutto il Moto Club Bergamo per l’organizzazione e si è visto da subito non solo l’entusiasmo ma anche una professionalità che non sempre abbiamo riscontrato”.
Bergamo è dunque in fermento per un evento che porterà nella città decine di migliaia tra piloti, appassionati e curiosi per assistere a sei intensi giorni di gara, il Presidente del Moto Club Bergamo Giuliano Piccinini ha svelato quelli che sono al momento i lavori che la sua squadra sta svolgendo per la perfetta realizzazione dell’evento: “Il focus in questo momento è sull’organizzazione e sul reperire i percorsi idonei per la sei giorni. Sarà una sei giorni per tutti, essendo organizzata a Bergamo sotto tutti i punti di vista saranno altissimi, ci sarà un’organizzazione all’altezza delle aspettative. Il Moto Club Bergamo ha organizzato 43 tappe del mondiale, a livello organizzativo siamo pronti. Abbiamo acceso la scintilla a bergamo che mancava la 40 anni. Fare una sei giorni vuol dire risvegliare tutto ciò che in questi decenni era stato assopito, Bergamo e la sua provincia contano oltre un milione di abitanti io credo che almeno 500mila sappiano cosa sia l’enduro e tutti si aspettano tanto. Rinvigoriamo ciò che è l’enduro: lo dobbiamo ai piloti, agli appassionati e a tutta la gente di Bergamo perché se lo meritano. Portare questa manifestazione nel nostro territorio è motivo d’orgoglio, sarà un’edizione che vi ricorderete!”
In chiusura il Presidente Copioli ha ricordato come quella che si correrà “a casa nostra” sarà l’edizione 99, un numero che per l’Enduro italiano oggi è molto significativo: “Quella che si correrà a Bergamo sarà l’edizione numero 99 sono gli anni della Sei Giorni e il 99 è il numero di Andrea Verona quindi attenzione a tutti quelli che verranno a sfidarlo perché venderà cara la pelle”. Un pensiero è andato anche all’ultima Sei Giorni conclusa pochi giorni fa dove purtroppo una serie di sfortune ha tolto sia la squadra del Nazioni che la Junior dalla possibilità di lottare per la vittoria e che dunque l’edizione 2025 vorrà essere quella del riscatto: “Nell’ultima edizione in Italia della 6 giorni abbiamo vinto tutto, è chiaro che le aspettative sono alte. Quest’anno siamo stati sfortunati e dobbiamo accettare il risultato, il nostro valore lo dimostrano i tempi fatti, come simulazione insieme ai cronometristi ce la saremmo giocata sia per il “vaso” del Nazioni che per classifica Junior. Abbiamo un movimento importante nell’Enduro con tantissimi giovani che davvero sono tra i migliori al mondo, credo che potremo giocarcela in tutti i trofei in più avremo tutto il pubblico che ci aiuterà. Abbiamo già pagato il nostro conto con la sfortuna nelle ultime due edizioni speriamo che sia il momento di andare a battere cassa”.
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