Il pilota della Ducati insignito del casco d’Oro per la conquista del primo titolo tricolore di Motocross della Ducati che esordisce nel fuoristrada con una vittoria
Di moto ne ha guidate proprio tante Alessandro Lupino, dalla Yamaha alla Ducati, passando per Husqvarna, Honda, KTM e Beta. Il trentaquattrenne viterbese, giovanissima promessa del motocross azzurro che nel 2006 si presentava al mondo conquistando il successo nel mondiale 85cc, finendo velocemente sotto la luce dei riflettori, ha una lunghissima carriera che ricorda la “vita da mediano” cantata da Ligabue. Dal 2014 è nelle Fiamme Oro e ha conquistato ben 8 titoli tricolore di motocross, l’ultimo dei quali gli ha permesso di scrivere una importante pagina di storia della Ducati che gli vale il Casco d'Oro 2025.
Con la Kawasaki Gebben in Bulgaria nel 2018 @L.Resta
Il titolo di Campione del Mondo gli vale la chiamata di quel Claudio De Carli che aveva già in squadra un certo Antonio Cairoli, due volte iridato della MX2 e suo futuro miglior amico e che con lui conquisterà un Gran Premio delle Nazioni a Mantova nel 2021. Nel 2007 Alessandro esordisce nel mondiale MX2 con la Yamaha, 23° nel 2008 e 26° nel 2009, il morale non è certo alle stelle. Sono gli anni di Roczen, Musquin, Paulin e Van Horebeek e trovare posto non è semplice. Nel 2010 è 14° e inizia a usare il 77, l’anno successivo passa alla Husqvarna del team di Ilario Ricci dove era andato l’anno prima ed è 15°. Nel 2011 è ancora sulla moto di Varese e chiude all’11° posto la sua fin qui miglior stagione, l’iride è di Jeffrey Herlings.
Amici per una vita, Lupino e Cairoli @L.Resta
Il 2013 lo vede passare alla Kawasaki factory del team CLS, il numero diventa il 300 e lui chiude all’8° posto finale con il terzo posto a Maggiora, il 2014 è da dimenticare con un infortunio che mette fine prematuramente alla sua stagione. Nel 2015 passa alla MXGP con la Honda di Bevilacqua ma la stagione è travagliata, come le seguenti due che lo vedono nello stesso team. Non è certo la volontà o il lavoro a mancargli e se ne accorgono in Kawasaki Gebben, team che lo prende per disputare la stagione 2018, conclusa al 13° posto; il 2019 invece è un calvario di infortuni che lo perseguitano senza sosta. Nel 2020 è con Yamaha per una stagione, prima di passare al team Marchetti con la KTM per disputare la miglior stagione nella classe regina, conclusa in decima posizione e conquistando il Nazioni con Guadagnini e Cairoli.
Con Elio Marchetti, figura importante nella carriera di Lupino @L.Resta
Il 2022 si apre con una appendicite e mille infortuni che lo costringono a stringere i denti per andare avanti, disputando poche gare con la Beta nuova fiammante che userà con poche soddisfazioni anche l’anno successivo, al termine del quale, proprio quando la sua carriera sembra arrivare alla fine, arriva la chiamata di Paolo Ciabatti che lo vuole in Ducati per far esordire la Desmo 450MX.
Con Davide Perni ad Anaheim per il GP di Olanda @L.Resta
La scommessa è di quelle che fanno tremare i polsi e lui la vince, pole e vittoria nella manche d’esordio a Mantova, podio alla prima gara e titolo a fine stagione ad Arco di Trento con la prima vittoria di un titolo per la casa di Borgo Panigale in motocross. La stagione gli regala anche l’emozione del cancello di partenza della MXGP a Cozar, mentre il 2025 lo vedrà in sella alla nuovissima Desmo 250MX.
Lupino seguito da Marco Maddii e da Paolo Ciabatti @L.Resta
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