Premiato per la carriera ma anche per l’impresa in sella alla Vox Wattman
Nella serata dedicata agli Oscar del motociclismo uno degli ospiti premiati sul palco di Rimini è stato proprio il pilota romano, Max Biaggi. Dopo la lunga e trionfante carriera, lui, non si è fermato e ha accolto un’altra sfida.
A lui consegnate due statuine: una alla sua carriera, e una per il record di velocità conseguito poco più di sei mesi fa. Sulla pista del Kennedy Space Center, Biaggi e la Vox Wattman hanno abbattuto il muro dei quattrocento all’ora, arrivando a toccare, come velocità massima, i 470,257 km/h.
Proprio riguardo quest’ultima impresa Max ha condiviso con il pubblico, a casa e in teatro, un aneddoto “singolare”.
Biaggi: “Serve un casco speciale”
Nel mezzo della premiazione sul palco del teatro Galli, Max dichiara: “Al record ci siamo arrivati passo passo, raggiungendo velocità sempre più elevate, giro dopo giro. Ad un certo punto di queste “prove”, ero in moto, lanciato sui quattrocento orari, sento un grande botto. Mi fermo guardo la moto, era tutto apposto. A quel punto un meccanico mi fa notare che il casco era semi distrutto. Il problema è stato che un casco che usiamo normalmente non riesce a sopportare quelle velocità. Questa storia a molti fa ridere a me un po’ meno, però è carina (ride).”
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