Ancora più MAX

Con il TMAX la Yamaha ha creato qualcosa di unico. È possibile migliorarlo senza comprometterne l’equilibrio? La risposta Polini è affermativa: con interventi mirati, il riferimento tra i maxi-scooter sportivi può diventare ancora più performante restando fedele al suo DNA
Ancora più MAX

 Stefano Borzacchiello Stefano Borzacchiello

22 lug 2025

CON IL TMAX, nel 2001, la Yamaha ha creato qualcosa che prima non esisteva: il maxi-scooter sportivo. Evolvendolo e migliorandolo generazione dopo generazione, la Casa di Iwata ha sempre condensato in questo modello tecnologia e prestazioni, rendendolo un punto di riferimento assoluto. Viene da chiedersi se sia ancora possibile migliorarlo, senza comprometterne l’equilibrio. Per Polini Motori, la risposta è sì. Nel tempo, infatti, ha sviluppato una serie di componenti pensati per esaltare le doti dello scooter, mantenendo il suo DNA, e oggi, per mostrare come si possa rendere ancora più performante un TMAX intervenendo soltanto dove serve, ha scelto di concentrarsi sulla trasmissione. Come già visto nell’articolo dedicato alla trasformazione dell’SH350 Honda, intervenire sul variatore può portare a un incremento significativo delle prestazioni, apprezzabile nell’uso quotidiano.

PER IL TMAX, Polini ha sviluppato il kit Hi-Speed Evolution, composto da due semipulegge con inclinazione differente rispetto all’originale: una scelta che consente alla cinghia di aumentare la propria escursione. A tal proposito, è stata progettata una cinghia in kevlar, più stretta e corta, capace di migliorare l’accelerazione. Il kit comprende inoltre una molla di contrasto con carico maggiorato (+34%), con sistema anti-torsione Evo Slider e una coppia di rulli più leggeri. Una chicca, poi, è il meccanismo di lubrificazione brevettato. Lo spinotto, in acciaio al nickel-cromo, è trattato con tecnologia DLC per ridurre attrito e usura al minimo, e al suo interno ospita una sacca con funzione di serbatoio del grasso, che contiene una molla speciale in grado di distribuirlo in modo costante, anche nelle condizioni di utilizzo più gravose. La stessa frizione è stata oggetto di attenzione. Il kit dedicato prevede dischi con supporto metallico e rivestimento in materiale d’attrito, frutto di una mescola di fibre sviluppata per garantire la massima trasmissione della potenza e resistere alle temperature d’esercizio più elevate. Per personalizzare ulteriormente la risposta, Polini propone due serie di molle di contrasto: una con attacco frizione a 3000 giri e pattinamento a 5500, l’altra con attacco a 3200 giri e pattinamento a 5800 giri. Soltanto con questi interventi mirati, nel test al banco il TMAX ha fatto registrare un incremento di 10 cavalli alla ruota, passando da 44 a 54 CV come mostra il grafico in queste pagine.

CON L’AUMENTO delle prestazioni diventa necessario anche gestire il traction control, pensato per l’erogazione standard del TMAX. Quando la spinta aumenta, il sistema può infatti intervenire in modo troppo anticipato. Per questo Polini ha sviluppato un dispositivo elettronico che consente di disattivarlo temporaneamente tramite un pulsante sul manubrio. Un comando pratico e immediato, per sfruttare appieno la preparazione, ma che dà sempre la possibilità di tornare in un attimo alla configurazione originale. Al crescere delle prestazioni, cresce anche la necessità di aumentare la sicurezza. Per questo Polini ha realizzato dischi freno in acciaio tagliati al laser, capaci di dissipare meglio il calore, su cui lavorano pastiglie sinterizzate realizzate ad hoc. Per farci provare su strada gli effetti della preparazione, nel reparto corse di Alzano Lombardo oltre a quello “kittato” avevamo a disposizione anche un TMAX standard. Guidandoli, le differenze si avvertono subito: dalla prima accelerazione si percepisce un’erogazione più piena e decisa, soprattutto ai bassi e medi regimi. Se il TMAX standard resta un riferimento, su quello Polini il suo carattere sportivo emerge in maniera evidente e su strade guidate si apprezza ancora meglio il lavoro svolto. Il twin resta sempre nel range ottimale, pronto a spingere appena si apre il gas, in uscita di curva il tiro è vigoroso e il piacere di guida cresce.

NONOSTANTE le prestazioni aumentate, la trasmissione non ha perso la sua proverbiale fluidità. Anche in città, a basse andature e nei continui chiudi-apri, il TMAX trasformato ha sì maggiore verve, ma resta sempre facile e naturale da gestire. Seguendo la sua filosofia del miglioramento continuo, Polini ha dimostrato che anche un TMAX può diventare ancora più… Max

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