Tra disavventure e momenti stupendi ha fatto parte della vita di quei ragazzi corsaioli che hanno conquistato poi il motomondiale
Sono passati ben 76 anni da quando il primo modello della mitica Ape Piaggio uscì dagli stabilimenti di Pontedera e ora dopo tutto questo tempo la produzione, per lo meno in Italia, cesserà. Il motivo? Normative ambientali europee troppo stringenti.
Infatti il veicolo, essendo spinto dal classico motore 2 tempi, soddisfa i requisiti per l’omologazione Euro 4, e per continuare a vivere dovrebbe essere convertito in Euro 5+. Questa modifica richiederebbe somme di denaro per cui l’azienda ha deciso di non produrre più il tre ruote in Italia. C’è da specificare che però in altre parti del mondo l’Ape continuerà ad esistere, come in India.
Alzi la mano, soprattutto tra i ragazzi nati e cresciuti nello scorso millennio, chi non conosce l'Ape. C'era chi, magari in famiglia, ne possedeva (e forse possiede) una, e chi in un modo o nell’altro ne ha incrociato almeno uno nella propria vita, anche lavorativa.
Chi segue i piloti, sa bene che negli annni '90 per le vie di Tavullia (e non solo) l'Ape era un mezzo anche... "racing" (a voler restare in tema corse) e di piloti ne conosciamo che amano questo veicolo e che da giovani, tra un traverso e l’altro, hanno macinato chilometri seduti dietro quel manubrio, dentro la tipica cabina.
Su tutti Valentino Rossi, il quale in giovane età scorrazzava “gareggiando” con gli amici. Uno dei rivali principali era proprio Uccio Salucci a cui, a pochi giorni dall'annuncio dell’uscita di produzione dell’Ape, abbiamo rivolto qualche domanda per farci raccontare cosa fosse per lui questo mezzo.
QUI il video inedito della gang dell'Ape 50
L’Ape non verrà più costruita in Italia, sappiamo che tu e il gruppo di Tavullia ne avevate una, la tua com’era fatta?
Il modello di Ape per noi era solamente uno, il "cabina stretta". La mia era blu del 1979. Quando ho detto a mia madre che ne volevo una si è messa alla ricerca e c’era questo fioraio che la vendeva. Era bellissima!
Perchè l’ho scelto cabina stretta? Beh noi di base eravamo dei “racing” e quindi doveva pesare poco principalmente. E che andasse più veloce possibile, anzi mi correggo, meno lento possibile (ride). Era un veicolo molto “fermo”, non scattante.
Erano originali o le avevate modificate? Velocità massima?
Si, aveva qualche miglioria, era elaborata ma le cilindrate e le prestazioni sono sconosciute, segretissime. Un pò più di spinta comunque gliel’avevamo data (ride).
Cosa ne pensi del fatto che in altre parti del mondo continuerà ad esistere e anche elettrica, sacrilegio?
Penso che l’Ape giusta sia non elettrica, ma per come sta andando il mondo dobbiamo contribuire in tutto alla giusta evoluzione delle cose perché altrimenti andiamo a finire male.
Uno o più aneddoti su quei momenti passati sull’Ape?
Ce ne avrei tantissimi da dire, e purtroppo anche qualche disavventura. Ne ricordo una. Allora l’Ape aveva poco grip, come potete immaginare, e una sera mi sono cappottato (ride) e l’unico sportello da dove potevo uscire era bloccato dal terreno.
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