Il Trofeo Motoestate in un libro

Il Trofeo Motoestate in un libro
Oltre 150 partenti ad ogni tappa: una media record per il challenge che ha visto debuttare tanti campioni

11.12.2014 ( Aggiornata il 11.12.2014 13:33 )

In un momento in cui si fa fatica a riempire le griglie di partenza, una bella sorpresa è il successo del Trofeo Motoestate: nel 2014 l'iniziativa promossa da Sprinthouse ha totalizzato una media di 150 partenti in ciascuno dei cinque appuntamenti in calendario. A questo indirizzo è possibile sfogliare e leggere il libro della stagione 2014 del Trofeo Motoestate. Esiste anche una versione cartacea, sempre di 108 pagine, al prezzo speciale di € 15,00 anziché € 20,00 (da ordinare online a questo indirizzo) Se vi state chiedendo qual è il segreto di questo succeso, la risposta è che tutto si deve ad un mix di combinazioni vincenti. L'economicità dei costi, prima di tutto: le iscrizioni costano solo 350 euro. Altro elemento apprezzato dai piloti è il risparmio di tempo, e di conseguenti spese: le prove sono concentrate nella giornata di sabato e nella mattina di domenica, poi dopo pranzo prendono il via le gare. Il venerdì, chi vuole, può stare a casa. Per andare incontro alle esigenze di tutti i piloti, c'è un'ampia varietà di classi: la 600 e la 1000 in configurazione open ma anche stock, la Naked, e la Race Attack. Ci sono poi anche due trofei che accompagnano sempre il Motoestate, e che sono riservati ai giovanissimi: il KTM Duke 200 Trophy e lo Yamaha R125. Tra gli elementi a vantaggio del Trofeo Motoestate c'è da aggiungere anche la concentrazione geografica: una volta le gare si disputavano tutte a Varano, adesso si sono aggiunti i circuiti di Franciacorta e Modena. Ultimo, ma non per importanza, a incrementare il movimento nel paddock sono le iniziative nel paddock. Perché così chi accompagna i piloti non si annoia: e allora, via ai motoraduni concomitanti con le gare, ma anche alle iniziative di educazione stradale, per avvicinare i più piccoli al mondo delle due ruote motorizzate, in tutta sicurezza. Entrare nel paddock di Varano de' Melegari per l'ultima prova della stagione e trovarlo traboccante di appassionati arrivati con piccoli furgoni o con la moto sul carrello dà una strana sensazione di "dejà vu": è la stessa immagine di una ventina di anni fa, quando nella Sport Production i piloti erano così numerosi da richiedere le selettive per zone per determinare i partecipanti alle finali. Erano i tempi in cui il nostro collaboratore Paolo Ciri si sgolava dalla cabina speaker dell'autodromo per commentare le imprese di Maio Meregalli e Vittoriano Guareschi. Il Trofeo Motoestate c'era già anche allora: è nato infatti nel 1986, da un’idea del Moto Club Valpolcevera, che lanciò una formula che incontrò subito il gradimento dei piloti. Negli anni, però, il sodalizio perse vitalità e nel 1992 fu il Moto Club Ducale a raccoglierne l’eredità, con il significativo coinvolgimento del presidente Franco Delmonte. E veniamo ai nostri giorni: nel 2012 la promozione e il supporto organizzativo del Trofeo Motoestate sono affidati a Sprinthouse, che vede in prima linea Filippo Delmonte - figlio di Franco - e il bresciano Bruno Sandrini, che proviene da un'esperienza in Superbike, dove ha gestito alcuni team, tra cui quello di Marco Borciani. Il primo obiettivo è stato proprio quello di riportare il trofeo ai fasti dei primi anni 2000, dove nel Motoestate si confrontavano i migliori piloti del centro-nord.

Fiammetta La Guidara

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