La Casa milanese di pneumatici è pronta. Ecco i dettagli che portano alla firma
Nell'aria di Buriram si respira una brezza italiana. Parliamo di piloti e tecnica? Sì, perchè la MotoGP è piena di competenze nostrane, per una pronta al raggiungimento di un cerchio pressochè perfetto. La Pirelli voleva anche la MotoGP, come preannunciato in questo articolo, l'ha ottenuta.
Il 2027 sembra distante, ma si trova a mezzo passo. Ecco il motivo per cui sviluppare gia nel 2025 le gomme per la futura 850 rappresenta un punto di partenza necessario, nella ottimizzazione di costi e risorse. In questo senso, la Pirelli ha dimostrato in SBK di saper muoversi senza bruciare le tappe, grazie a prodotti affidabili e prestazionali.
La crisi generale in cui versa il mondo automotive riguarda le due ruote, e prende appunto chi equipaggia le moto. Basti pensare che la Michelin pensa di chiudere due o tre stabilimenti in Europa, nel rischio di licenziamenti e ridimensionamenti. La tensione registrata nei test di Sepang non aiuta.
Nel Motomondiale hanno partecipato Michelin, Dunlop, Pirelli e Bridgestone. Affidarsi a uno di questi fornitori era una idea, ma chi offre vere garanzie su quanto sopra descritto? Questi costruttori, per un motivo o per un altro, cercano obiettivi diversi. Dunlop equipaggia il CIV, Bridgestone si concentra su auto o categorie giapponesi e cerca la F1 per il 2028, di Michelin sapete, mentre Pirelli parte da lontano e continua a crescere.
Dai campionati propedeutici a lanciare nuovi talenti, al massimo del professionismo a due ruote. Ecco il percorso stilato dalla Pirelli, Costruttore di gomme a equipaggiare le serie nazionali marcate Ohvale, con tanto di finale FIM MiniGP World Seriers, in coincidenza dell'ultimo Gran Premio d'annata, nel transito fondamentale della JuniorGP continentale, passando anche dalla ETC.
Le classi Moto3 e Moto2 del cosiddetto "Mondiale Junior" sono servite alla Casa per preparare anche lo sbarco iridato nelle medesime categorie: Entry e Middle Class montano coperture capaci di regalare record sul giro in ogni uscita 2024, nella promessa di fare anche meglio. Cosa contraria fatta dalla Dunlop, che ha perso Moto2 e Moto3 a fine 2023.
Dal paddock della SBK, idem in quanto a eccellenza. La "P Lunga" firma gli pneumatici sin dal 2004, stagione di lancio per il concetto della monofornitura, poi copiato dal Motomondiale e dalla Formula 1, per stesso appannaggio di Pirelli. Concetto che funziona bene, a quanto pare. La capacità di fornitura a diverse categorie nello stesso campionato e nello stesso weekend, la ampia gamma dei prodotti, per un racing sviluppato dalla misura 10 pollici per le Ohvale alle misure piccole della Moto3, e anche Supersport 300, Supersport e arrivando alle grandi di SBK e Moto2. La grossa offerta parla da sola.
Il 2027 sarà per l'ennesima volta, epocale. Ma anche di più. Oltre a cambiare nuovamente cilindrate e accorgimenti tecnici, la MotoGP accoglie la Pirelli, Casa da sempre legata alle corse e al prodotto di serie. Il rapporto ingaggiato insieme alla Michelin verrà archiviato.
Test preliminari andranno affrontati dalla futura 850, sprovvista di abbassatori e rivista nella sezione aerodinamica. Saranno prove fondamentali, perché dalla stagione successiva ripartirà una sfida dal molteplice significato. E Pirelli mette carte valide, sfruttate in SBK e Formula 1, sia in termini tecnici che comunicativi. La palesata continuità nel motosport a ogni livello, dalla F1 ai rally, dal Cross alla velocità. I prodotti raggiungono tutte le classi e i mercati del mondo, per "pezzi" a bassi costi e sostenibilità, e qualità nei grandi volumi.
Avere in MotoGP la Casa milanese potrebbe attirare ulteriori sponsor nel paddock della massima serie iridata. che si avvicinerebbe al prestigio della Formula 1. Blasone, immagine e ricchezza salirebbero di conseguenza, e gli americani di Liberty Media lo sanno.
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