GP Thailandia, Binder e track limits: una relazione complicata

Il sudafricano per la terza volta in stagione perde una posizione dopo la bandiera a scacchi a causa del “verde” nell’ultimo passaggio

GP Thailandia, Binder e track limits: una relazione complicata
© Luca Gorini

Dopo una gara incredibile, dove forse avrebbe meritato anche la vittoria, Brad Binder si è visto nuovamente penalizzare per aver ecceduto nei limiti della pista dopo il doppio podio sfumato per lo stesso motivo in Olanda.

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Errare è umano, perseverare è Binder

Il sudafricano è probabilmente uno dei piloti più generosi della MotoGP, questo però spesso lo spinge a commettere errori come quelli del GP di India dove nella stessa gara ha eliminato prima Luca Marini e poi Miguel Oliveira ricevendo un doppio long lap penalty. Esuberante, dalla guida sempre al limite e purtroppo, soprattutto per lui, qualche volta oltre. Proprio come già accaduto ad Assen dove Brad Binder ha visto i podi della Sprint e del GP trasformarsi in un quinto ed un quarto posto a causa proprio dei track limits. Nella Sprint, Binder prima dell’arrivo dell’ultimo giro aveva già ricevuto il warning e così quando all’uscita di curva 10 il sudafricano ha toccato il verde ecco scattare i 3 secondi di penalità in sostituzione del Long Lap Penalty che ovviamente non ha potuto scontare. Brad è scivolato così dalla terza alla quinta piazza, lezione non imparata nel GP di domenica dove il sudafricano nel corso dell’ultimo giro ha tagliato la chicane finale venendo anche qui penalizzato e cedendo la terza posizione ad Aleix Espargaro.

A Buriram, nell’ultimo giro dopo una gara praticamente perfetta dove forse aveva meritato la vittoria più di Jorge Martin abile nel rispondere ad ogni attacco del sudafricano. Nell’ultimo passaggio, in uscita di curva 4 Binder è uscito dal cordolo andando a pizzicare nuovamente il verde. Il pilota KTM non è però arrabbiato: “Sono andato largo alla 4 purtroppo ma l’obiettivo oggi era solo la vittoria e secondo o terzo non mi sarebbe cambiato niente”. Non si straccia dunque le vesti Brad Binder ma l’errore resta e se la prossima stagione vorrà davvero essere uno dei contendenti al titolo dovrà calmare questa sua esuberanza e non commettere più errori che nel corso di una intera stagione possono costare il titolo.

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