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Ducati Pramac di Martin a dettare il passo, Aprilia di Vinales ed Espargarò in agguato, Bagnaia ottavo, Marquez a terra, Acosta contro le barriere
Mirko Colombi
2 ago 2024
Mattinata inglese autunnale, se paragonata all'afoso meteo italiano. Ma in Gran Bretagna è così: Gran Premio MotoGP di Silverstone aperto da temperature fresche e spalti deserti. Sperando di vedere il pubblico locale - e non solo - nei restanti giorni del weekend, apriamo le cronache della classe regina col miglior crono siglato da Jorge Martin.
La Ducati è la MotoGP maggiormente competitiva, ma a Silverstone si punta molto sulla, anzi, sulle Aprilia. Laddove Aleix Espargarò conquistò primo podio e vittoria tinti di nero, la RS-GP è favorita, perlomeno alla pari della Desmosedici, anzi pure in questo caso, delle Desmosedici.
Discorsi plurali, perchè le quattro cilindri bolognesi sono braccate se non battute dalla parifrazionamento venete. Jorge Martin guida il plotone dall'alto del suo 1'59"383, appena dopo ci sono Maverick Vinales e, proprio lui, il Capitano di Noale, che ieri ha dichiarato questo.
Solito modus operandi per Bagnaia e il team Lenovo Ducati Factory? Vedremo, dato che il numero 1 e la squadra ufficiale raramente attaccano a pieno regime nel primo turno di prove libere del weekend. Ottavo a quattro decimi e mezzo da Martin vuol dire, adesso, tutto e niente.
Più che altro, belle prestazioni per Jack Miller e Franco Morbidelli, attesi a chiarimenti relativi ai rispettivi futuri. L'australiano lascerà KTM e, al momento, potrebbe addirittura salutare il campionato. L'italo-brasiliano andrà in VR46, formazione diventata satellite di Borgo Panigale.
Bene pure Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio, in top ten Fabio Quartararo, caduto Marc Marquez. Non c'è fine settimana in cui il numero 93 eviti almeno una divagazione, provata anche da Pedro Acosta. Il rookie, uscito ad alta velocità, è andato a toccare le barriere protettive.
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