MotoE, Casadei ci crede: "Nulla da perdere, tutto da guadagnare"

Il Campione del Mondo elettrico in carica del team LCR è in lizza iridara: "Posso fare solo due cose: godermi la pista e... siglare doppietta"

MotoE, Casadei ci crede: "Nulla da perdere, tutto da guadagnare"
© Gorini

Mirko ColombiMirko Colombi

4 set 2024

Si sta allenando proficuamente, soprattutto uscendo in bicicletta e pedalando tra le colline romagnole. Mattia Casadei è pronto all'ultima e decisiva sfida della MotoE d'annata, da disputarsi nella "sua" Misano. Il pilota schierato dalla formazione LCR E-Team è pronto all'attacco della vetta iridata, incurante dei punti da recuperare nei confronti del diretto rivale: "Essere definito Campione del Mondo è figo. Siamo in lotta pure quest'anno, vediamo cosa succederà nel weeiend in arrivo. Mi porto l'emozione vissuta nel 2023, veramenre indescrivibile, magari ripetibile. Questo è l'obiettivo".

Casadei e il secondo alloro elettrico: "Non posso che provare a vincere"

Quando lo spiega, ha ragione: "Sono secondo in campionato" con 186 punti, mentre Hector Garzo conduce a quota 224 "in palio ce ne sono 50, che posso fare se non provare a vincere entrambe le corse? So quanto sarà impegnativo e difficile, mi rendo conto della ulteriore presenza di avversari capaci di tutto, ma... ci credo ancora".

Casadei, ventincinquenne riminese, conta su doppio valore aggiunto: "Il Misano World Circuit è per me tracciato di casa, e il team LCR sa come si vincono le gare. Con la Ducati V21L è bello guidare tra quei cordoli, quindi lavoreremo assieme per trovare uh giusto bilanciamento per parti veloci e strette".

Mattia osserva una nota particolare: "Quando si arriva in frenata, occorre forza fisica e precisione, altrimenti... immagina. Andare lunghi in staccata è una insidia, l'altra difficoltà arriva nei cambi di piega e, in generale, curve lente o curvoni. Oltre richiedere velocità, impongono assoluta attenzione".

Mattia ci racconta la MotoE con il team LCR

Sensazioni, tecnica, dinamica e fattore umano. Casadei e la struttura LCR E-Team rappresentato il top della serie, nella narrazione da apprezzabile ordine sparso: "Per me, questa V21L somiglia molto a una moto tradizionale" in riferimento ai propulsori endotermici "Ducati ha realizzato un fantastico modello, che si differisce solo per l'assenza di alta voce e cambio marcia. La V21L è studiata per le corse, sebbene il peso maggiore si faccia sentire. L'accelerazione è pazzesca, basti pensare che da 0 a 100 chilometri orari occorrano 2 secondi e sei decimi. Da guidare è bellissima, ogni anno migliora".

Mattia continua: "Possiamo regolare le mappature del freno motore e del traction control, mappature distribuzione potenza, il tipo di risposta richiesta. Facciamo dei bei traversi, la moto aiuta parecchio. La squadra è costituita da 7 professionisti: un Capotecnico per moto, due meccanici per moto, un elettronico per moto, uno dedicato alle gomme. Ducati si occupa di ricambi e tutto, Andreani offre assistenza al comparto sospensioni".

Qui vige piena meritocrazia? Risposta affermativa: "Diciamo di sì, essendo il materiale uguale per tutti. Vince chi fa il miglior lavoro fuori e dentro la pista, ecco perché LCR rappresenta il quid in più. Ogni minimo dettaglio determina il risultato finale, basti guardare l'operato dei ragazzi: guardali, te ne rendi conto. Il venerdì dura una intera giornata: arriviamo in circuito alle 6:30, usciamo alle 21:30. I turni sono brevi, però intensi: 15 minuti di prove libere, 10 in qualifica, gare da 8 o 9 passaggi. Attaccare immediatamente è la sola strategia, la stessa che attuerò a Misano".

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