Pecco Bagnaia vola, ma Jorge Martin non è da meno. Il leader del Mondiale MotoGP ha iniziato il weekend del GP Malesia col secondo tempo nelle Practice a un soffio dal campione del Mondo in carica e non si può dire che stia correndo in difesa, anzi. Lo spagnolo è incappato infatti in una scivolata all’inizio dell’ultimo tentativo lanciato, a dimostrazione di quanto sia serrato il confronto tra i due ducatisti.

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GP Malesia: Martin, tallona Bagnaia

“Sono soddisfatto del lavoro svolto – le parole di Martinator a Sky Sport MotoGP – mi sono trovato a mio agio sin dal primo turno, ho girato parecchio con le gomme usate e questo spiega il mio distacco iniziale dalla vetta. Nella sessione pomeridiana sono tornato davanti, sono stato veloce: i tempi dimostrano velocità e stato di forma di Pecco, ma anche io sono messo bene”.

Martin ha spiegato poi la scivolata: “Non mi fascio la testa. Cadere è paradossalmente positivo, perché se non lo fai mai poi ti arriva la sorpresa nel momento sbagliato. Invece le cadute aiutano a trovare il limite e a non ripetere l’errore”. Non tutte gli errori vengono per nuocere, dunque, specie nella fase calda della stagione. “La Desmosedici ha bisogno di un posteriore che scivoli in entrata di curva, quindi bisogna essere bravi nello sfruttamento del freno motore, dunque lavoreremo un po’ sull’elettronica più che sul set up – ancora l’alfiere Prima Pramac – quest’anno sono caduto tre volte nello stesso modo, quando mi mancava grip al posteriore e stressavo l’anteriore, lavoreremo purché non accada più. Nel complesso la pista mi piace e la moto performa al meglio, il nostro lavoro sta funzionando. Mi sento più forte che mai anche se la tipica umidità malese si fa sentire, ma non come gli altri anni”.

Infine un commento sull’alluvione che sta colpendo Valencia: “Disputare l’ultimo GP al Ricardo Tormo? La questione è delicata, sia per noi che per gli organizzatori. Dipenderà dalla decisione che verrà presa, non è una situazione in nostro controllo”.