Intercettato appena uscito dalla sala della direzione gara, Davide Tardozzi ci ha spiegato su cosa si basava l’appello, rigettato, da parte del MotoGP Stewards Panel. Non sono servite le ragioni di Bagnaia e i dati portati in supporto dal team Lenovo Ducati per scongiurare le tre posizioni di penalità in griglia di partenza.

GP ITALIA, BAGNAIA: “ALEX MARQUEZ? GLI PIACE FARE LO SHOWMAN…”

Tardozzi: “I dati sono più importanti delle immagini”

Rigettato il ricorso presentato da Ducati per scongiurare le tre caselle di penalità in griglia nel GP di domenica. Tardozzi appena uscito dalla sala del MotoGP Stewards Panel ha spiegato su cosa si è basata la difesa di Pecco e Ducati: “Gli abbiamo fatto vedete tutto, noi abbiamo fatto appello e all’appello spieghi le tue ragioni. Noi gli abbiamo spiegato facendo vedere i dati, abbiamo visto anche quello che ha fatto Alex Marquez e poi è chiaro che loro prenderanno la loro decisione”. La decisione arrivata pochi minuti dopo queste parole è stata negativa per il due volte campione del mondo MotoGP. Pecco è dunque colpevole di aver ostacolato Alex Marquez nel finale delle PR: “Ci sono le immagini e ci sono i dati – ha proseguito Tardozzi - che a volte hanno poca influenza rispetto alle immagini anche se noi riteniamo che ne abbiano molta di più. Oggi chi sa leggere la telemetria può dirti qualsiasi cosa sia di cosa fa la moto che quello che fa il pilota. Noi sappiamo esattamente cosa ha fatto Alex Marquez e Pecco. Lo abbiamo spiegato e hanno tratto le loro conclusioni”. Stuzzicato sul fatto che vengano usati due pesi e due misure quando è Bagnaia coinvolto in queste situazioni, nessuna penalità è arrivata a Miguel Oliveira che ha ostacolato Jorge Martin, Davide Tardozzi ha alzato lo sguardo al cielo allargando le braccia e si è incamminato verso il box.