Manca davvero poco ormai al Gran Premio che sarà disputato al Mugello (ecco gli orari TV), un appuntamento speciale per tutti noi italiani, per i piloti visto il layout e anche per colui che racconta lo spettacolo della MotoGP, Guido Meda. Alla presentazione dell’Estate Italiana che sarà trasmessa su Sky Sport, abbiamo potuto fare due chiacchiere con lui, in attesa che cominci l’azione in pista.

Cosa ci possiamo aspettare dal Gran Premio d'Italia?
"Intanto spero che ci sia tanta gente e spero che la domenica ci sia il sole. Partiamo dal presupposto che il Mugello è una pista per piloti veri, un po’ come Barcellona. È uno di quei tracciati con tutte le insidie che ti obbligano alla tecnica sopraffina, ad una messa a punto nella quale i team possono sbagliare meno che in altri posti. Questo farà emergere - come è sempre successo al Mugello - difficilmente gli outsider e più facilmente i big che già ci sono".

"Non facciamo pronostici, ma mi pare si stia configurando una situazione per cui Jorge Martin, Francesco Bagnaia e Marc Marquez sembrano essere i tre che forse se la giocheranno. Considerando che fino a qui Martin è stato decisamente notevole, come dice la classifica. Forse il GP di Barcellona è stato un punto di svolta per loro tre".

Il team ufficiale Ducati tra l’altro correrà con il blu per onorare la maglia azzurra.
"Sarà strano, così com’è stato vedere l’azzurro sulla Ferrari o il giallo Ducati dell’anno scorso. Sulle prima dico 'Ce n’era proprio bisogno?' Poi quando la vedrò mi piacerà. La scelta dell’azzurro mi sembra straordinariamente giusto, e anche noi con Sky abbiamo presentato l’estate italiana, azzurra".

Chi è il valore aggiunto di questo 2024?
"Marquez, ma Acosta è una specie di Marquez. Corre con una tecnica tutta sua che è estremamente efficace, con un coraggio da leone e un controllo della moto che probabilmente in questo momento non ha nessuno, messo in situazioni estreme. Fino a qui non è mai stato protagonista di un episodio contestabile. Essere aggressivo, ma risultare corretto non è semplice. Questo è quello che ha in più. Ha appena compiuto 20 anni, ha davanti a sé un futuro straordinario".

Il suo punto di vista sul mercato piloti

Si è liberato un posto in Aprilia con il ritiro di Aleix Espargarò, chi vedi salire su quella sella nel 2025?
"Il mercato è una materia in cui si fa sempre fatica, da una parte mi piacerebbe dire che ci vedo bene un pilota italiano. Secondo me Aprilia ha bisogno di questo, però è facile, lo dico da italiano. A questo punto forse Bastianiani potrebbe essere la soluzione più indicata. D’altro canto se Ducati dovesse dare buca a Martin, anche con lui Aprilia farebbe veramente un super colpo, se fosse nei loro obiettivi. In questa fase hanno bisogno di un pilota che gli faccia fare il salto di qualità che manca. Uno di loro due andrebbe benissimo".

Se dovessi decidere tu il nome del pilota ufficiale Ducati accanto a Bagnaia, chi sceglieresti?
"Per fortuna non lo sono! (ride) La scelta più razionale per i risultati sarebbe quella di promuovere Martin sulla rossa. Se Marquez fosse contento di guidare una Ducati ufficiale in Pramac, sarebbe contento Paolo Campinoti e quindi sarebbero contenti tutti".

Diamo uno sguardo al presente e al futuro

Com’è evoluta la MotoGP?
"Alla grande direi. Ho un ricordo abbastanza fresco di persone che creavano polemiche sui pochi sorpassi, però ripensando a tutte le gare di quest'anno, credo di non aver mai commentato un’edizione del Mondiale così intensa".

Come vedi il nuovo regolamento 2027?
"Mi sembra che sia stato fatto con equilibrio. Non si può far finta di niente davanti al fatto che serve essere appetibili, che avere Case che soffrono troppo come le due giapponesi non aiuta nessuno. Nel momento in cui si danno loro delle concessioni si penalizza chi ha avuto il merito di migliorarsi. Se la guardo dal mio punto di vista, che racconto le gare e che vorrei che fossero un divertimento per tutti, più livellamento c’è, meglio è".

Classifica piloti MotoGP 2024