Sul traguardo del Mugello il pesarese ha partecipato alla cerimonia in suo onore e ha poi parlato della sua nuova vita, commentando l’odierna MotoGP
La tribuna di fronte ai box del Mugello si è letteralmente riempita con la cerimonia del ritiro del numero 46 dalla MotoGP. Quel numero giallo e inconfondibile che negli ultimi 26 anni ha rappresentato solo ed esclusivamente il pilota Valentino Rossi nel Mondiale a due ruote e che per l’occasione è tornato nel paddock. Con il ceo di Dorna Carmelo Ezpeleta e Jorge Viegas, il presidente della FIM, il Dottore ha ritirato il numero applaudito e osannato dai tifosi accorsi principalmente per lui, con magliette, cappellini e bandiere gialli.
Esclusiva Mugello: Andrea Dovizioso scrive per noi
“È una sensazioni mista” ha commentato Rossi, per poi spiegare meglio: “Da una parte è molto triste perché ho smesso e perché il 46 è stato ritirato. Non ci sarà più in griglia di partenza. Dall'altra parte però è emozionante, è stata una lunga storia, una carriera indimenticabile piena di grandi momenti . Sono molto orgoglioso di questo e oggi è stato bello qui al Mugello”. La cornice scelta è stata decisamente quella ideale: “È un posto speciale il Gran Premio di aasa. Il 46 per me rappresenta molto perché è stato il numero di mio padre Graziano quando ha chiuso terzo nel campionato della 250 (era il 1979, ndr)”.
La storia poi l’ha continuata lui, con nove titoli mondiali: “Sono molto felice perché non è solo un numero, è un simbolo nelle corse di moto. Purtroppo le cose belle finiscono, ma c'è tanta Italia in questa MotoGP”. Questo è innegabile e i risultati parlano chiaro: “Ci sono sia moto italiane, Aprilia e Ducati, molto competitive. Sia anche molti piloti italiani: con Bastianini che ha vinto tanto, ma anche altri piloti della mia VR46 Riders Academy. Pecco (Bagnaia) è molto forte, ma questo weekend anche Luca (Marini) e Bez (Marco Bezzecchi) sono veloci. Abbiamo Franco Morbidelli, e anche giovani piloti forti. Possiamo stare tranquilli per il futuro”.
Del resto lui questo obiettivo non lo perde di vista, nonostante abbia appeso il casco al chiodo con le moto: “Tutti i giorni sono a lavorare con i piloti dell’Academy, l'Italia rimarrà protagonista in MotoGP anche nei prossimi anni”.
Tornando a lui, che si è fatto rivedere in pista per la seconda volta dopo il suo ritiro l'anno scorso, ha commentato: "Certamente mi manca il Mondiale, è stata la mia vita per 26 anni, sono felice, non mi manca molto. E' stata una carriera anche molto lunga e stressante. Ora sono più rilassato ed è stato il momento giusto per ritirarmi”.
MotoGP MUgello, come e quando vedere il GP Italia: diretta TV e streaming
Link copiato