Quanto fosse - e sia - in forma Jorge Martin lo abbiamo visto e scritto nei precedenti appuntamenti stagionali e, dopo le P1 di Mandalika, confermiamo: lo spagnolo del team Prima Pramac è il piloto MotoGP più in palla del momento. Grazie al crono 1'31"811 la Ducati satellite numero 89 guarda tutti dall'alto.

Martinator martella, legnata per Bezzecchi

Jorge fa le cose giuste al momento giusto, come il Time Attack sferrato nel finale di sessione. Asfalto nuovo indonesiano e gomma Michelin con specifiche ad hoc sono state sfruttate dal madrileno, che ha due moto connazionali a Ducati nella coda.

Sono i diretti rappresentati Aprilia, cioè, Maverick Vinales e Aleix Espargarò, secondo e terzo sulle RS-GP ufficiali. Il box nero parte forte, ponendosi quale diretto rivale della Desmosedici. Anzi, delle Desmosedici. Molto piacevole trovare Franco Morbidelli quarto, poiché miglior italiano del lotto, peralto a bordo di una Yamaha... così così.

Marco Bezzecchi è arrivato in extremis in loco, attraversando patimenti non da ridere. Mentre andava forte, la caduta, costatagli - pare - per fortuna solo colpi al fondoschiena e una moto da riparare. A terra pure Miguel Oliveira, con quattro cilindri veneta malconcia. Il portoghese sta bene.

Bagnaia strategico, Bastianini all'ennesimo rientro

Vedremo se aver nuovamente Enea Bastianini gioverà a Pecco Bagnaia, leader del mondiale tallonato da Jorge Martin. Garage rosso Lenovo ufficiale al completo, come lo è il Gresini Racing di Alex Marquez. Il fratello Marc, dopo avercatalizzato l'attenzione dei media in conferenza TV, è tornato a pensare alla sua Honda.

Mica tanto bene, a dire il vero. Parimarca hanno segnato tempi più veloci, discorso diverso per Alex Rins. Il catalano LCR ci aveva provato in Giappone, arrendendosi. Gli auguriamo di proseguire il weekend indonesiano, nel quale l'anno scorso Fabio Quartararo andò a podio. Al momento, la sua M1 è arretrata.

MotoGP di Mandalika, tempi P1