GP Giappone, Marquez: “Non sono il Marc del 2019, ma non mi tiro indietro”

L'otto volte campione del mondo ha chiuso terzo a Motegi: “Non è stato facile tenere a bada Bastianini. Correre qui senza essere su una Honda è stato strano”

GP Giappone, Marquez: “Non sono il Marc del 2019, ma non mi tiro indietro”
© Luca Gorini

Alessandro Di MoroAlessandro Di Moro

6 ott 2024 (Aggiornato alle 09:56)

Seppur distante dai due assoluti protagonisti della lotta al titolo, Marc Marquez ha disputato un ottimo Gran Premio del Giappone nonostante una Ducati Desmosedici GP23 chiaramente meno competitiva rispetto alle GP24 di Bagnaia e Martin, chiudendo sul gradino più basso del podio dopo aver tenuto a distanza di sicurezza Enea Bastianini. Per il numero 93 è stato inoltre il primo GP nella pista di casa Honda in sella ad una moto di un altro marchio: ecco il suo commento a fine weekend.

Negli ultimi giri non ho potuto gestire la situazione, ma anzi sono andato “all in” dando il tutto per tutto quando mi sono reso conto che Bastianini si stava avvicinando”, ha spiegato l'otto volte campione del mondo. “Si sa che lui è sempre molto forte nelle fasi finali della corsa, come si è visto anche nella Sprint, ma ho dato il cento per cento riuscendo a salire sul podio dopo una bella gara. Non è stata perfetta, perché nei primi due o tre passaggi ho perso un po' di tempo in lotta, soprattutto con Miller, perdendo terreno rispetto ai primissimi, ma va bene così”.

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Marquez: “L'infortunio mi ha cambiato, ma ora la fiducia è tornata”


E' stato strano correre qui a Motegi con un altro marchio dopo tanti anni con la Honda, ma prima che iniziasse il weekend sono andato a trovare i giapponesi visto che il rapporto con le persone soltanto dal punto di vista professionale e non da quello umano”, ha continuato Marc. “In ogni caso, ora sono un pilota Ducati e sono felice di essere salito sul podio due volte nel corso del fine settimana, anche se sono impaziente di guidare la moto ufficiale l'anno prossimo”.

L'infortunio è stato grave ma ormai l'ho superato, anche se chiaramente è qualcosa che ti segna visto che mi sono rotto l'omero e sono stato operato quattro volte”, ha poi ammesso l'iberico parlando dei propri cambiamenti nella condotta di gara. “Lavoro sempre per essere al top, ma anche se non mi tiro mai indietro dando sempre il cento per cento ogni volta che salgo in moto, non sono più il Marc Marquez del 2019. In ogni caso ho ricominciato a divertirmi in sella, sono tornato alla vittoria e adesso la fiducia è tornata”.

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