GP Australia, stress psicologico per Bagnaia? Ancora costretto a rincorrere

GP Australia, stress psicologico per Bagnaia? Ancora costretto a rincorrere© Luca Gorini

Il campione del mondo in carica passerà nuovamente dalla Q1 al termine di un venerdì che l'ha visto relegato in undicesima posizione

20.10.2023 ( Aggiornata il 20.10.2023 09:44 )

L'inizio del fine settimana australiano di Pecco Bagnaia ha seguito una preoccupante tendenza già consolidata in stagione ed in particolare nelle ultime uscite. Anche nel venerdì di Phillip Island l'italiano ha sofferto soprattutto dal punto di vista della prestazione secca, non riuscendo ad entrare tra i primi dieci e dovendo, adesso, affrontare lo scoglio della Q1. Il rischio di non riuscire a partire in una delle prime due file sembra concretizzarsi all'orizzonte per Bagnaia e la velocità mostrata da Martin, che al contrario sembra essere competitivo da più punti di vista, non lascia dormire sonni tranquilli.

Sebbene a Mandalika l'alfiere della Ducati sia riuscito a compiere una straordinaria rimonta dalla 13esima alla prima posizione, non è facilmente ipotizzabile uno scenario così tanto replicabile, non solo in virtù del passo gara mostrato dagli altri piloti ma anche per la complessità di un layout dove non è facile sorpassare. Eppure, la proverbiale comunicazione di Bagnaia, intento a non lasciar trasparire le difficoltà, al netto dell'esposizione di una certa sicurezza mirata a intimidire le consapevolezze di Martin, lascia intendere ad un bilancio comunque positivo: "Qui a Phillip Island le rimonte sono possibili, nel 2019 partivo tredicesimo ma sono arrivato quarto".

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Anche a Phillip Island Bagnaia è costretto a rincorrere

Le difficoltà patite da Bagnaia a Mandalika tanto dal punto di vista cronometrico quanto dal punto di vista dei problemi tecnici avvertiti, si sono pericolosamente ritrovate in Australia: "Faticavo molto con la moto in accelerazione oggi, era molto nervosa. Nell'ultima curva al traguardo sto perdendo due decimi da Martin e questo è incredibile". Ad ogni modo il ritmo ed il feeling del campione del mondo non escludono un netto miglioramento: "Come successo anche a Mandalika, anche qui il feeling con la moto non è poi così male. In molte occasioni durante la stagione abbiamo faticato al venerdì, siamo migliorati di molto al sabato e siamo stati i più veloci la domenica. Guardando il passo che avevamo stamattina e anche nel pomeriggio eravamo tra i più competitivi in termini di tempi sul giro e di costanza con le gomme, abbiamo usato sempre la gomma media mentre gli altri la morbida, quindi per me il nostro lavoro è stato migliore degli altri".

La notizia del giorno riguarda lo spostamento della gara lunga dalla domenica al sabato (e viceversa della gara Sprint), un cambio dovuto alle avverse condizioni climatiche legate al forte vento previsto che potrebbe provocare squilibri sul canonico andamento del week-end: "Sarà importante portare avanti il lavoro con la gomma per capire quale sarà migliore da adoperare. Fino ad ora abbiamo usato la gomma media e non mi sono trovato male, adesso bisognerà provare la morbida anche se oggi molti piloti hanno alzato il loro ritmo". Bagnaia si è espresso positivamente sulla scelta della direzione gara: "Considerate le previsioni meteo di domani credo che correre al sabato sia la cosa giusta. Sarà sicuramente una giornata difficile anche perchè dovremo passare dalla Q1 però nel complesso sarà interessante, nel 2019 abbiamo fatto tutto il week-end in un giorno, la domenica, e siamo stati davanti perciò sono fiducioso".

Bagnaia e la critica sul gioco delle scie: "Dieci piloti in mezzo alla pista"

La lunghezza di una stagione logorante dal punto di vista fisico e mentale per durata ed intensità ha fatto sì che i valori in campo si invertissero con discreta facilità. Se fino alla caduta di Barcellona Bagnaia rappresentava il riferimento assoluto della categoria in termini di ritmo gara, prestazione pura e facilità di risultato, adesso non è più cosi. Jorge Martin ha preso il posto dell'italiano in tal senso, costringendolo a rincorrere con una costanza che lascia in eredità una fatica evidente ma pur sempre legittima considerata la posta in palio. Quasi sempre Bagnaia è riuscito a raddrizzare un week-end partito negativamente al venerdì, sebbene in questo finale di stagione così equilibrato e carico di tensione sportiva, ogni possibilità d'errore dev'essere ridotta al minimo.

Infine, Bagnaia si è lasciato andare ad un duro deciso commento sulla tendena dei piloti in pista nel seguirlo in sica per siglare il miglior tempo; un approccio fortemente criticato: "Quando vai forte tutti cercano la tua ruota e tutti sanno che io spingo sempre. Onestamente me ne sono sempre fregato di chi si è messo in scia anche perchè ho quasi sempre battuto chi mi seguiva. La MotoGP sta cambiando, non credo sia giusto vedere dieci piloti in mezzo la pista che aspettano una scia. In Safety Commission ci lamentiamo sempre dei piloti della Moto3 e poi siamo i primi a farlo"

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