Jorge "prenota" il fine settimana di Austin, ponendo la Ducati Pramac in vetta. Aprilia e Vinales secondi, Marc Marquez terzo, Bagnaia e Acosta in top five
E' successo tutto negli ultimi tre minuti ad Austin, per un venerdì del Gran Premio MotoGP Americhe già bello caldo. Oltre a temperature di aria e asfalto importanti, movimenti di mercato segnanti, in ballo ci sono destino di classifica presente e carriere future. Anziché assistere a un canonico turno Practice, abbiamo ammirato azioni da gara, nelle quali ha primeggiato Jorge Martin, in questo momento di carriera assolutamente "spietato".
Leader del mondiale, con la voglia di offrire ulteriore strappi agli avversari. Nessuno è forte ora come Jorge Martin, punta Prima Pramac che ha nel mirino la tappa texana e, ricordiamolo, una fiammante Ducati Lenovo ufficiale. Otterrà cosa tra le due preferenze? Tutto, una o niente?
Maverick Vinales è la migliore Aprilia delle quattro, come già visto a Portimao. Secondo il catalano numero 12, intenzionato a ripetere la Sprint portoghese, magari domenica. La RS-GP nera tiene testa alle Desmosedici, relegandone parecchie a miti consigli.
Tra cui l'azzurra di Marc Marquez, qui detentore dei maggiori successi. L'otto volte iridato è terzo, con la testa a domani e dopodomani. Riuscirà a sbloccarsi o dovrà ancora attendere? Le sue linee appaiono più morbide rispetto alle uscite di Lusail e Algarve.
Che fosse una sessione in cui alcun punto si assegnava, poco importava a Pedro Acosta. Il rookie ha posto la sua RC16 GASGAS in coda alla numero 1 Ducati di Pecco Bagnaia, come se stesse simulando azioni di gara. E vedrete che è stato così: utile il suo esercizio.
Da notare Franco Morbidelli, Enea Bastianini, Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi. D'accordo, il loro ingresso in Q2 è momentaneo, ma meglio essere già detro anziché fuori. Solo Luca Marini sta tribolando tra gli italiani, con una Honda ancora lontana.
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