Nelle ultime gare, tutti noi appassionati e addetti ai lavori abbiamo notato che
Aprilia, Honda e Yamaha sono state capaci di ridurre sensibilmente il gap che le separa ormai da qualche stagione dalla Ducati. Se il percorso delle due Case giapponesi (soprattutto di quella alata) è stato più progressivo, culminato con la vit toria
di Johann Zarco in Francia e la “quasi vittoria” di Fabio Quartararo in Gran Bretagna, meno lineare è stato quello di Aprilia. Prima di Silverstone, la moto di Noale aveva fatto vedere buone cose in questo 2025 ma non così convincenti da far sperare addirittura all’arrivo della vittoria. I tempi confortanti fatti segnare da Marco
Bezzecchi prima dell’ultimo round di sputato, e soprattutto durante le gare lunghe, avevano acceso un barlume di speranza. Ma in pochi avrebbero scommesso sull’epilo go felice della cavalcata offerta in terra inglese.
Soprattutto quest’ultimo episodio, la vittoria del “Bez”, ci fa ripetere di continuo negli ultimi giorni una semplice domanda: siamo sicuri che Jorge Martin e il suo manager Albert Valera abbiano sfruttato il “tempismo perfetto” per annun ciare l’intenzione di avvalersi della possibilità di rompere anzitempo il contratto che li lega con Noale? Nelle prossime pagine affronteremo in modo ampio le tematiche relative proprio all’Aprilia e agli altri due costruttori, pronti a tornare protagonisti in modo stabile nella top class del Motomondiale. Lo facciamo interro gando anche chi le vive quotidianamente, da dentro, con ruoli decisionali e strategici. In questo dossier non abbiamo considerato volutamente la KTM, perché la riteniamo ancora in una terra di mezzo, tra il Purgatorio e l’Inferno. Con pochi santi, per ora, su cui poter contare in Paradiso. Almeno in ambito sportivo… BUONA LETTURA!