Giappone 2003, la gioia e il dolore in quel di Suzuka

20 anni fa esatti la gara di apertura di una stagione drammatica per la morte del giapponese ma allo stesso tempo idilliaca per l’Italia

Giappone 2003, la gioia e il dolore in quel di Suzuka
© Gold&Goose

Marco PezzoniMarco Pezzoni

6 apr 2023

Il 6 aprile è una data che difficile da dimenticare per gli appassionati del Motomondiale. Se da un lato si festeggiava il primo podio di Ducati con Capirossi e la Desmosedici, dall'altro si vivevano momenti di angoscia e tristezza per l'incidente capitato al pilota Honda (team Gresini) Daijiro Kato

Dopo l’ottimo debutto in MotoGP, datato 2002, nel 2003 il giapponese rimane con la squadra faentina e la Honda gli affida una RC211V factory.

Tutto è pronto, dunque, per la prima gara stagionale. Il paese del Sol Levante stravede per lui, il secondo pilota dopo Harada a fregiarsi del titolo mondiale nella 250. In qualifica il #74 fa segnare l’11° tempo, che all’epoca valeva la terza fila dello schieramento di partenza (le file erano ancora da 4 piloti).

Il giapponese scatta bene e recupera qualche posizione, tagliando il traguardo del primo giro attorno alla sesta-settima posizione. Al secondo giro, in uscita della 130R verso la Casio Chicane, ecco l'impatto spaventoso a 140 km/h contro le barriere esterne della curva e il pilota rimane a terra. Kato riporta diverse ferite a testa, collo e cassa toracica rimanendo in coma per più di 20 giorni, salvo poi spirare due settimane dopo a causa di un infarto cerebrale. 

L’exploit Ducati con Capirossi e Bayliss


L’altra faccia di quel triste Gran Premio è quella felice dell’Italia che vede salire tre piloti nostrani sul podio (Rossi, Biaggi e Capirossi) e ottenere il primo risultato per Ducati nel suo primo anno di debutto.

Un risultato ancora più degno di nota considerando che Bayliss e Capirossi partivano sfavoriti (P13 l’australiano e P15 il romagnolo) rispetto a Rossi e Biaggi, e con una grande rimonta hanno risalito la griglia grazie alla potenza del Desmosedici Twinpulse che spingeva la GP3.

Il resto è Storia, dalla prima vittoria di Ducati a Barcellona nel 2003, al titolo di Stoner nel 2007 fino ad arrivare alla vittoria di Pecco Bagnaia nel 2022, senza tralasciare le vittorie consecutive dei titoli costruttori (2020-2021-2022) e team (2021-22).

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