PIÙ UOMINI CHE TECNOLOGIA

Ai primi test pre-2026, poveri di spunti tecnici, ad attirare l’attenzione sono stati i debuttanti
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Pubblicato il 25 novembre 2025, 09:08

Razgatlıoğlu, Moreira e Bulega. Questi tre nomi hanno monopolizzato la giornata di test che si è svolta a Valencia due giorni dopo l’ultimo round della stagione MotoGP 2025. Una sessione che ha visto nei box poche novità dal punto di vista tecnico: ce lo aspettavamo, un po’ perché storica mente questa giornata non è mai stata un momento in cui scoprire troppo le carte, da parte delle Case. E un po’ perché, essendo il 2026 l’ultimo anno di vita per questo tipo di motori (e di gomme), sappiamo che i costruttori non investiranno molto su progetti destinati ad andare in archivio.

A suscitare l’interesse generale, quindi, sono stati soprattutto i “nuovi” piloti. Bulega in particolare: in sella a una Ducati evoluta, Nicolò ha chiuso a soli due decimi dal miglior tempo di Raul Fernandez sull’Aprilia, dimostrando di trovarsi sempre più a suo agio uscita dopo uscita in sella alla Desmosedici. Nel 2026, il vice campione del Mondo della Superbike sarà da tenere d’occhio, anche in occasione delle uscite come tester della Casa di Borgo Panigale… Buone sensazioni sono arrivate anche dal debutto del suo rivale, Toprak Razgatlioglu, con gli altri pretendenti della MotoGP 2026. Con la Yamaha V4, “El Turco” si è fermato a poco più di un secondo da Fernandez ma chi lo ha seguito da vicino ha rivelato di aver trovato un pilota quadrato, veloce e soprattutto in grado di capire al volo ciò che la moto gli chiede. Il vero scoglio da superare, per Bulega e Razga, non sarà tanto la mag gior potenza della MotoGP rispetto alla Superbike quanto la capacità di adattarsi all’anteriore che si comporta in modo molto diverso rispetto a quanto sono abituati. Nell’attesa che nel 2027 debutti la Pirelli e tutto il buono che arriverà al loro mulino da una filosofia costruttiva che entrambi conoscono alla perfezione. Nota di merito anche per Diogo Moreira: il fresco campione del Mondo della Moto2 è salito sulla Honda ed è stato lo studente che tutti vorrebbero avere: alla sua prima uscita, il ragazzino non ha fatto danni (e non è poco) e ha ascoltato molto il suo box. Se manterrà anche in MotoGP lo stesso approccio avuto nella classe di mezzo, nei prossimi anni ne vedremo delle belle… BUONA LETTURA!

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