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MotoGP Barcellona, Pecco Bagnaia: "Cado poco? È tutta la stagione che rischio"

© Luca Gorini

Il settimo posto di Pecco Bagnaia rappresenta un buon risultato in relazione al week-end appena vissuto ed alla ventunesima casella di partenza. Una gara di rimonta caratterizzata da sprazzi di gara in cui, come ammesso dallo stesso Bagnaia, le sensazioni in sella assomigliavano tanto a quelle provate a Balaton, ma che evidentemente ancora non bastano per riportare il pilota di Chivasso nelle posizioni di vertice. "Alla fine un settimo posto come quello di oggi è comunque un buon risultato, bisogna ripartire da qui. Nel warm up abbiamo trovato qualcosa di positivo, in particolare una modifica al forcellone, che mi ha permesso di andare meglio".

Pecco Bagnaia: "Partendo ventunesimo non potevo aspettarmi di più"

Bagnaia analizza la sua gara con realismo, distinguendo tra le buone sensazioni avute in pista e un risultato finale che non lo ha soddisfatto del tutto, complice una partenza dalle retrovie che ha condizionato le sue possibilità di rimonta. "A Balaton, come sensazioni, ero soddisfatto e contento, anche se non per il risultato. Oggi invece non sono contento del piazzamento, ma partendo ventunesimo non potevo aspettarmi di più. Fino a metà gara ero soddisfatto, stavo recuperando bene fino ad arrivare a Quartararo, poi però ho iniziato a faticare con il posteriore e non riuscivo più ad accelerare come volevo. Riuscivo a recuperarlo nel primo settore, ma perdevo nel terzo e nel quarto, quindi era difficile avere un’occasione concreta. L’unico punto in cui avrei potuto provare era curva 5 o curva 1, ma ero sempre molto lontano. Ogni volta che cercavo di avvicinarmi, lui riusciva a gestire meglio la situazione".

Il pilota ha sottolineato l’importanza dei dettagli nella ricerca del feeling ideale, ribadendo la necessità di correre con intelligenza per difendere il terzo posto in campionato in vista di Misano: "Basta poco per avere il miglior feeling, sono sempre i dettagli, le piccole cose che ti fanno sentire meglio e ti permettono di essere più veloce, sia in ingresso curva che in tutte le fasi della guida. È tutta la stagione che sto rischiando, ma dall’anno scorso ho imparato la lezione: non devo cadere. Adesso sono terzo in campionato e devo continuare così. Ora arriviamo a Misano, ci arriviamo avendo fatto un piccolo passo indietro, vedremo come andrà".

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