SBK, Jonathan Rea sull’amica Assen: “Domani sarà un giorno fondamentale”

SBK, Jonathan Rea sull’amica Assen: “Domani sarà un giorno fondamentale”© GPAgency

Il nordirlandese arriva in Olanda dopo uno degli avvii di stagione più complicati della sua stagione e cerca riscatto all’Università delle due ruote

18.04.2024 15:22

Dopo sedici stagioni in SBK, non era mai capitato che Jonathan Rea raccogliesse solo 8 punti nelle prime due gare stagionali. Anzi, si contano sulle dita di una mano le volte in cui nelle prime due gare dell’anno il nordirlandese non è salito sul podio. Così sul tracciato dove nel 2010 conquistò la prima doppietta ora cerca di dare una svolta alla propria stagione.

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Assen per scacciare la sfortuna

Ad accogliere il WorldSBK ad Assen dopo quindici giorni di sole e caldo in tutta Europa, la classica e fresca aria olandese con il termometro che a fatica supera i 10°C: “Non me lo aspettavo, mi sembra di essere ancora a Belfast” ha esordito Jonathan Rea. Passando poi al tracciato e agli ormai prossimi impegni in pista: “È una pista amica, ho sempre avuto buone sensazioni qui. Voglio essere veloce ma devo capire la Yamaha e il suo potenziale ma abbiamo le carte in regola per fare un bel weekend”.

L’avvio di stagione di Jhonny non è stato affatto semplice, ma il pilota Yamaha sa cosa non ha funzionato: “In questo inizio di stagione ci sono successe tante cose sfortunate, però sono passate solo due gare non metà stagione. Le nuove gomme hanno fatto parte di questi problemi: a Phillip Island abbiamo avuto le gare flag to flag e a Barcellona non siamo riusciti a provare tutte le cose che volevamo provare. È una pista dove di solito è fondamentale avere molta trazione e molto grip nel massimo angolo di piega ma consuma molto le gomme”. Il futuro è più roseo dunque: “Ora torniamo su piste più normali ma ci sono molti altri piloti che miglioreranno ancora e se domani dovesse piovere per me sarebbe un grosso svantaggio perché non avrei tempo per raccogliere dati con la nuova moto. Domani sarà un giorno fondamentale per capire le mie sensazioni e capire cosa posso fare”.

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Feeling famigliare nel box

Dopo nove stagioni passate nel Kawasaki Racing Team, Rea ha accettato la sfida Yamaha per tornare ai vertici, questi primi round sono serviti anche per prendere confidenza oltre che con la moto, con tutte le persone del box: “Stiamo familiarizzando con tutta la squadra, ci stiamo conoscendo e capendo come lavorare ma è una cosa che viene passo dopo passo. Loro stanno capendo come lavoro e io mi sto adattando a come lavorano loro. Ci sono delle grandissime persone ma è ovviamente diverso perché con la mia vecchia squadra avevo 9 anni di esperienza insieme e bastava poco per capirsi. Oggi in una squadra completamente diversa che arriva da un pilota così diverso può essere difficile adattarsi ad un modo di lavorare diverso. Nelle prime gare ho passato molto tempo nel box per cercare di far capire quali sono le mie sensazioni. Per me è tutto nuovo e forse può creare qualche problema ma come ho detto passo dopo passo stiamo arrivando”.

Il cambio più importante è avvenuto però con il cambio di crew cheif, lasciando la verdona infatti Rea ha perso Pere Riba, suo fidato braccio destro a capo del suo lato del box. In Yamaha ad attenderlo il suo ex compagno di squadra ai tempi della Supersport Andrew Pitt: “Il loro modo di lavorare è più simile di quanto si possa immaginare in realtà ad essere onesti. Sono entrambi molto chiari, Andrew cerca sempre di trovare una soluzione e spinge sempre tutta la squadra a trovare una nuova soluzione per migliorare. La differenza maggiore è che avendo lavorato con Pere per nove anni delle volte non c’era bisogno nemmeno di parlare”.

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