SBK Australia, Bautista: “Gli ultimi tre giri? I più lunghi del weekend”

SBK Australia, Bautista: “Gli ultimi tre giri? I più lunghi del weekend”© GPAgency

“La moto saltava in tutte le curve a sinistra” spiega lo spagnolo dopo il secondo posto in volata alle spalle di Lowes

25.02.2024 ( Aggiornata il 25.02.2024 10:30 )

Con un quarto ed un secondo posto Alvaro Bautista raddrizza il suo weekend australiano dopo il mezzo passo falso di sabato con la caduta ed il quindicesimo posto finale dopo il pit stop. Lo spagnolo sta ritrovando il feeling con la sua V4R e gara-2 ne è un esempio

Lowes aveva più gomma di me – esordisce Bautista – non solo come consumo ma in termini di quanta gomma mi è rimasta. Devo verificare, se la mia moto è sottopeso è un problema di Pirelli (ride). E’ stato comunque strano, nei primi cinque giri la gomma andava molto bene. Alla seconda partenza ho pensato di poter spingere, 11 giri potevo farli “tranquillamente”. Il mio problema è stato che nei primi giri della ripartenza la gomma non ha funzionato molto bene a causa della temperatura troppo bassa. Gli ultimi tre giri sono stati difficili, la moto saltava in tutte le curve a sinistra, sono stati i più lunghi del weekend. Sono comunque contento, mi sento sempre meglio sulla moto, è stato un weekend positivo.” 

Bautista e le differenze con lo scorso anno


Lo spagnolo ci sta mettendo più del previsto per trovare le giuste confidenze con una moto che conosce ma che ha lo svantaggio della zavorra di 6kg posta nella parte anteriore, oltre al fatto di non essere ancora al 100% della condizione fisica. “L’anno scorso quando siamo venuti qui per il primo round ero reduce da sei giorni completi sulla moto, potevo quindi lavorare su me stesso e la confidenza con la moto. Quest’anno sono arrivato con pochi giorni sulla moto e ho potuto davvero trovare la confidenza solo martedì nel test. Jerez è stato un disastro per via della mia condizione fisica, Portimao è andato leggermente meglio ma solo qui martedì mi sono reso conto che potevo guidare in un modo “accettabile”. Questo weekend è stato come un test invernale, ho migliorato giorno per giorno la confidenza con la moto, spero di arrivare al massimo della condizione per il round di Catalunya.” 

L’ultimo giro spiegato da Bautista


Lo spagnolo nell’ultimo giro di gara ha vissuto più o meno quello che è capitato a Jorge Martin lo scorso anno nella gara della MotoGP, con una gomma finita proprio in quel giro che ha poi concluso al quinto posto. “Per prima cosa ho pregato che la gomma non esplodesse (ride). Capita del blister sulla gomma ma normalmente non lo sento, questa volta l’ho sentito, segno che le bolle erano grosse. Non sapevo chi fosse il pilota dietro di me ma sapevo che avrebbe avuto vita facile perché non riuscivo a piegare ed entrare veloce in curva. All’ultima curva ho provato a stargli vicino ma perdevo tanto in ingresso curva ed anche in accelerazione. Volevo per prima cosa finire la gara.” 

Il riassunto del weekend secondo Bautista


In questo primo round australiano ne sono capitate un po’ di tutti i colori: il flag to flag, la caduta di Bautista sabato, il motore rotto di Razgatlioglu in gara-2 e la caduta di Rea sempre in gara-2. Un weekend “tricky” che ha creato abbastanza scompiglio portando risultati anche inaspettati. “Tutti sanno che il weekend quando parte può essere tricky per via di tante cose, e oggi è stato anche peggio perché gara-2 è partita con un’ora di ritardo, poi c’è stata la bandiera rossa…Ho cercato di usare ogni turno per capire meglio la moto e avere un feeling migliore.”

Più prove libere nelle altre gare secondo Bautista


La sola giornata di test di martedì causa mancato arrivo delle gomme ha impedito a Bautista (ma anche ad altri piloti) di trovare subito il giusto setting della moto in vista del weekend di gara. “I test sono stati ridotti perché non sono arrivate le gomme. Abbiamo chiesto di avere tre turni di libere al venerdì su piste dove si corre poco come Argentina ed Indonesia per pulire la pista, anche qui un turno in più sarebbe servito per gommare meglio la pista. Ma tutto avrebbe avuto un costo ulteriore per Pirelli e le squadre, capisco che non sarebbe stato facile.”

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