SBK Phillip Island, Razgatlioglu farebbe la danza della pioggia, ma...

Tredicesimo. Come, cosa, chi?! Ebbene sì, Toprak Razgatlioglu ha posto la Yamaha R1 nella seconda metà di classifica alla fine del secondo turno di libere SBK. Il turco a Phillip Island continua a parlare della stessa noia: "Oggi mica è stato semplice - sottolinea - migliorato le sensazioni provate all'anteriore, ma il posteriore scivolava parecchio. Si continua a lavorare, concentrandoci sul passo gara. Ho completato 70 passaggi, girando abbastanza forte. In questa pista si possono sfruttare le scie, però devo capire dove recuperare tempo nelle diverse curve del circuito".

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A Razga, dell'aerodinamica cale poco e niente: lui è un pilota old style SBK

Che differenza c'è tra la quattro in linea di Iwata e la Panigale V4? Lo spiega lui: "Le Ducati lavorano bene in condizioni di caldo, noi abbiamo poco grip. Proverò a lottare in gara, ma non so per quanti passaggi le gomme dureranno. Avvertiamo un netto calo, vedremo. Se, invece, dovesse piovere, mi sentirei felice. In caso di bagnato, sarei pronto".

Il turco detiene caratteristiche d'altri tempi: "Sono vecchio stile, old school. Non penso all'aerodinamica. Penso solo a migliorare alcune parti, tra cui il forcellone e il relativo assetto. Nei test il particolare offriva grande aderenza, mentre con queste alte temperature il posteriore scivola. Dobbiamo migliorare, sapendo di non avere una nuova moto. Però, il team lavora bene".

Infine, la R1. E' davvero arrivata al capolinea? Toprak spiega la situazione in atto: "Yamaha non sta progettando una moto nuova, ma noi proviamo comunque a ottimizzare il pacchetto a nostra disposizione. Ducati va avanti, Alvaro Bautista guida rilassato, proviamo a tenere il passo".

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