Aragon SBK, Bautista: "Tornare sulla Ducati e spingere è stato semplice"

Aragon SBK, Bautista: "Tornare sulla Ducati e spingere è stato semplice"© GpAgency

Alvaro è raggiante dopo i successi in SP Race e Gara 2: "Provengo da un'altra moto, più difficile da guidare e ora mi sento più completo"

10.04.2022 16:43

È un weekend da incorniciare, quello vissuto da Alvaro Bautista ad Aragon. La vittoria nella Superpole Race ha fatto il paio con il largo successo ottenuto in Gara 2, rifilando quasi cinque secondi a Jonathan Rea.

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Le impressioni di Bautista dopo Gara 2


Una domenica perfetta, nella quale Alvaro è apparso imbattibile: “Oggi ero imbattibile? No, credo che nessuno lo sia – ha esordito il ducatista, prima di raccontare le emozioni vissute nella domenica del Motorland – Semplicemente dopo il warm-up ho avvertito ottime sensazioni in sella alla mia Ducati, sapevo che avrei potuto spingere. Infatti, nella Superpole Race mi sono detto: ‘Ok, proviamoci’, così ho spinto fin dall’inizio cercando di fare il mio ritmo. Ho potuto tenere il passo e le traiettorie che volevo, sono riuscito a gestire la corsa a mio piacimento, la moto funzionava al meglio e io mi sentivo davvero a mio agio”.

Un successo bissato in Gara 2: Nel pomeriggio è stata un’altra storia: le condizioni dell’asfalto erano diverse dagli altri giorni, test compresi, così è stato importante restare calmi e comprendere quale fosse il limite di aderenza”. Il portacolori Aruba Racing ha gestito con esperienza la corsa, evitando rischi inutili: Sono partito calmo, Rea ha spinto fin da subito e ho preferito restargli dietro per studiare le condizioni della pista. Una volta avute le idee chiare, ho provato a scappare e dettare il mio ritmo senza prendermi rischi eccessivi”.

Bautista: "Mi godo il momento"


Una domenica da incorniciare, che ha ripagato pilota e squadra del lavoro svolto in inverno: “Ho vinto perché abbiamo lavorato benissimo assieme al team in questo weekend anche grazie alle basi gettate durante le prove invernali - ha raccontato un Bau Bau comunque realista, perché sa che arriveranno fine settimana più complicati - Sì, le gare difficili arriveranno: ci saranno weekend in cui trovare la messa a punto ideale sarà meno semplice perché avremo meno tempo a disposizione”.

Ma prima di pensare alle prossime gare c’è ancora tempo: “Adesso voglio godermi il momento. A essere onesto, sabato ero felice, ma non mi sentivo rilassato perché non avevo potuto dare il mio massimo. Dopo la SP Race mi sono sentito più tranquillo, perché durante la corsa ho potuto fare ciò che volevo in ogni giro, in ogni curva. L’importante è estrarre il massimo da ogni condizione, senza superare il limite”.

Alvaro e il paragone col 2019


In conclusione, Bautista ha tracciato un paragone con la stagione 2019, la sua prima nel WorldSBK e con i colori di Borgo Panigale: “Quella fu la mia prima stagione, non avevo riferimenti e non potevo indirizzare correttamente il lavoro degli ingegneri. Adesso in Ducati hanno migliorato la moto, la Panigale era già veloce ma ora è più bilanciata, e in più io mi sento più veloce di tre anni fa”, ha analizzato il #19. “Allora ero vicino al limite, mentre adesso avverto di avere un margine maggiore”.

Se la Panigale è migliorata rispetto a tre anni fa, lo stesso sì può dire del Bautista pilota, come spiegato dallo stesso iberico: “Sono migliorato e cresciuto come pilota, ho guidato un’altra moto e mi sento più completo, inoltre sono al top della condizione fisica. Provengo da una motocicletta difficile da guidare, tornare sulla Ducati e spingere è stato quasi semplice”, ha concluso il leader della classifica generale tracciando un paragone con la sua esperienza in Honda

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