Il vincitore del NT 600: "Nel 2025 mi vedrete ancora in pista sia nelle due che nelle quattro ruote"
Per illustrare il percorso di Marco Marcheluzzo, entrato nell’albo d’oro del National Trophy in qualità di campione 2024 della 600, è prezioso l’aforisma di Julie Andrews: “La perseveranza è fallire per diciannove volte e avere successo la ventesima”. Il trentaseienne padovano del Team Black Flag Motorsport ha soltanto alleggerito le proporzioni di quanto espresso dall’attrice inglese – nota soprattutto per il ruolo di Mary Poppins nell’omonimo film del 1964 – poiché il successo è arrivato al quinto anno nel trofeo organizzato dal Moto Club Spoleto.
Dopo aver conquistato il titolo della Pirelli Cup 1000 nel 2019, Marcheluzzo ha sportivamente sposato il team parmense con il quale in varie occasioni ha sfiorato il trionfo: “Da qualche anno giravo attorno al titolo ma non riuscivo mai a conquistarlo – ricorda – il team aveva vinto le ultime due edizioni e io mi ero sempre piazzato sul podio finale. Abbiamo passato tutto l’inverno a preparare la stagione perché volevamo tenere il titolo in casa”.
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Il lavoro invernale ha dato i frutti fin dalla prima gara, in cui il pilota veneto ha mostrato già dalle qualifiche un passo più rapido rispetto agli avversari, e i successi nelle prime due tappe dell’anno a Misano e Vallelunga hanno posto la stagione in discesa per Marcheluzzo: “Siamo riusciti a portarci in testa immediatamente e a conquistare punti fondamentali grazie anche al gran lavoro del team, che mi ha fornito una moto davvero performante. Ad agevolare la mia fuga sono stati un po’ anche gli avversari, i quali sono stati molto ‘irregolari’, poiché tutti hanno commesso diversi errori che mi hanno permesso di prendere il largo abbastanza rapidamente” ammette il pilota Kawasaki.
La stagione non è stata però priva di imprevisti, dato che nel corso delle qualifiche del quarto round stagionale al Misano World Circuit Marco Simoncelli, Marcheluzzo è stato protagonista di un violento high side alla Curva del Rio. Nella caduta il padovano ha sbattuto violentemente le caviglie riportando diversi traumi a entrambi gli arti. Nonostante il dolore, Marco ha stretto i denti e, partito dalla pole, ha gestito le proprie forze e il ritmo di gara portando a casa il terzo successo in quattro gare: “La gara di agosto a Misano è stata quella che ha deciso la stagione – conferma il nuovo campione del trofeo – con la caduta nelle qualifiche avevo messo in discussione tutto. Fortunatamente i fisioterapisti hanno svolto un lavoro incredibile permettendomi di disputare la gara, e una volta partito la voglia di vincere ha fatto il resto”. Marcheluzzo ha così lasciato Misano con 35 punti di vantaggio e soltanto due gare da disputare. Tale vantaggio gli ha permesso di correre al Mugello – penultimo appuntamento stagionale – concentrandosi sul campionato, mettendo il titolo in cassaforte con una gara d’anticipo. “Al Mugello abbiamo corso di strategia – conferma – pensando soltanto a portare a casa i punti necessari per chiudere i giochi matematicamente. Sono rimasto lontano dai guai e ho evitato qualsiasi contatto soprattutto nelle prime fasi di gara, che sono sempre quelle più delicate”.
La stagione del National Trophy si è conclusa con un ritiro indolore a Cervesina, ma in realtà è stata soltanto un parziale epilogo. Perché accanto all’impegno motociclistico, Marcheluzzo ha anche iniziato a correre sulle quattro ruote, nell’ambito delle vetture GT: “Mi sto iniziando a dilettare anche con quelle e devo dire che mi piace un bel po’, era partito come un gioco ma alla fine sono abbastanza veloce, quindi sto continuando anche su questa strada”.
Anche per questo nulla è ancora deciso per il 2025: la volontà di Marcheluzzo è di proseguire con il Team Black Flag Motorsport, provando a difendere il titolo appena conquistato nel National Trophy, ma lo spostamento della serie all’interno del contesto della Coppa Italia Velocità obbliga il padovano e il team emiliano ad attente valutazioni. Su una cosa però Marcheluzzo è certo: “Mi vedrete ancora in gara, sia in moto che in auto”.
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