MotoE, parla Energica: “Ducati farà capire l'importanza dell'elettrico”

MotoE, parla Energica: “Ducati farà capire l'importanza dell'elettrico”

Livia Cevolini, CEO dell'azienda che fornisce le Ego Corsa: "Giusto è che il Gruppo Volskwagen si impegni anche nell'ambito a due ruote. Noi vogliamo essere come Tesla, leader di settore. Sognamo un campionato aperto a più marchi"

25.05.2022 ( Aggiornata il 25.05.2022 18:23 )

Due tappe 2022 della MotoE sono state completate, per gare divertenti e tre vincitori diversi - Eric Granado, Mattia Casadei e Dominique Aegerter - registrati nelle quattro gare disputate. Superate Spagna e Francia, per la classe elettrica sta arrivando l'insidia più grande, rappresentata dal Mugello, il suo interminabile rettilineo e i curvoni dall'ampio raggio.

Il saliscendi toscano, anzichè intimorire Livia Cevolini, esalta il CEO di Energica Motor Company, azienda fornitrice delle prestanti Ego Corsa, modello che gode di dedicate evoluzioni nella quarta stagione di competizioni: "Le novità sono interessanti. Il motore è dotato di maggior coppia, è più leggero, le inerzie sono minori. In piega la Ego Corsa sono decisamente più piacevoli, lo si è visto a Jerez e Le Mans, dove è stato completato un ulteriore giro per manche".

Dove potreste arrivare, con un regolamento più spinto?

"Ricordiamo che l’Organizzatore aveva chiesto di non esagerare nelle evoluzioni tecniche: meglio contenere i costi, comprensibilmente. Perchè noi qualche aggiornamento lo avevamo pronto. Il progetto è rimasto fermo per valide motivazioni. Abbiamo tenuto conto delle necessità di tutti, e penso si stia rivelando la scelta maggiormente oculata".

Anche perchè "combattete" contro tante problematiche, da anni.

 "Nonostante le difficoltà enormi dettate dall’attualità, abbiamo introdotto il nuovo motore. Questa unità e il relativo inverter sono speficifiche derivate dalla produzione di serie. Ciò è stato fatto perché, durante il lockdown, ci siamo accorti che qualcosa non tornasse. I nostri fornitori faticavano nel garantire le consegne, sicché nel marzo 2020 siamo tornati a localizzare, ovvero, affidarci alle aziende italiane".

E sembra follia, considerando i tempi che corrono.

"Ah, sicuro. Fu vera follia: ci siamo recati da un nostro fornitore locale, anzi, l’ho chiamato a casa, dicendogli quanto volessimo produrre nuovo motore e inverter. Sì, volevamo farlo in Italia. rendendoci conto che avrebbe dovuto essere in produzione e vendita entro un anno. Volete sapere la sua reazione: 'Livia, sei una pazza!'Poi, il responsabile della Mavel con sede in Val d'Aosta, ha accolto di buon grado la nostra ennesima sfida, dicendomi 'Questa follia mi piace, operiamo".

Energica come l'Araba Fenice


Risorta dalle ceneri, nel verso senso dell'affermazione. Dallo spaventoso rogo di Jerez 2019 a oggi, sono succesei tante cose. Livia potrebbe scrivere libri su libri: "Nel periodo, sono stati fissati nella mente i nostri obiettivi, ovvero, finire alla grande ciò che abbiamo creato. Parlo del campionato stesso, nel quale ci abbiamo sempre creduto tantissimo. Infatti, a dispetto della partenza vissuta nel 2019, siamo riusciti a completare tutto quanto fosse nelle nostre possibilità umane. A tal proposito, non ci furono ritardi nella partenza, inoltre, siamo sempre andati avanti durante il Covid, malgrado la situazione legata al reperimento di pezzi e materie sia oggi più complicata che mai".

I problemi sono per te come ostacoli da superare. Come gli atleti.

"Pensa che, lavorando durante il lockdown e in smart working, ci siamo adattati all'inedita, riuscendo ad andare in produzioni coi nuovi motori nell’aprile 2021. In vendita da giugno. Dal punto zero al cliente finale e la nuova omologazione tutto è stato fatto. Di conseguenza, è nata l’idea della versione racing della Ego Corsa. Ed eccoci qui al 2022, benchè si trattasse la nostra di una decisione presa in extremis".

Siete nel vostro ultimo mandato. Vi piacerebbe competere contro altri Marchi, in futuro?

"Io sono nata nel racing, per me le gare sono tutto, perchè ti spingono al di fuori della confort zone. Mi piacerebbe che il campionato fosse aperto a più Marchi, certo. Ecco, in quel caso la crescita si rivelerebbe notevole per tutti, perchè in quel caso avrebbe senso realizzare un pieno prototipo. Vedremo. Chissà, magari torniamo prestissimo. Ma, come detto, prima dobbiamo completare al meglio il nostro lavoro in questo fantastico paddock del Motomondiale, rivelatosi più lungimirante di altri".

Potresti entrare nel dettaglio?

"La Formula E mi piace, la conosco, è bellissima. Però, è solo Formula E, non so se mi spiego: ha ambiente e paddock a sè stanti e non rientra nella Formula 1. Diversamente dalla MotoE che, contrariamente, è inserita nel Motomondiale. Ritengo che Dorna abbia fatto un gran lavoro, l'idea della condivisione del campionato con le sue classi è azzeccata, la migliore possibile. Ho pensato: cosa mi interessa di farmi conoscere a chi già mi conosce? Il messaggio elettrico deve essere divulgato ad ampio raggio, non limitato al suo unico campo".

Da Energica a Ducati: la MotoE del futuro parlerà ancora italiano


 

Come sappiamo, il testimone della MotoE sarà passato da Energica a Ducati, due eccellenze italiane di cui sopra. Livia è entusiasta in tal senso: "Mi sono sempre espressa propositivamente su questo tema. Sono contenta che il Gruppo Volkswagen abbia deciso di investire nell’ambito a due ruote. Nelle auto l’elettrico c’è da anni, era ora che si pensasse alle moto. Giusto è che i grandi ci si impegnino, come è successo nelle quattro ruote: Tesla ha innovato, poi sono arrivate numerosissime aziende a credere nell’elettrico".

E voi di Energica che farete?

"Vorremo essere come Tesla, che funge da faro e rimane davanti. Noi vorremmo fare la stessa cosa: finalmente anche Ducati si metterà nel racing elettrico, investendo firma e denaro. Sono convinta che realizzerà un ottimo lavoro e sarà bene per l’intero mercato, nel quale noi saremo il leader. Quindi, è un bene che ci siano Case coinvolte nell’elettrico. Ducati lancerà il messaggio a tutti gli altri costruttori, facendo capire a ulteriori Case quanto sia importante questo mercato. Partirà un mercato reale, e noi della torta terremo sempre la stessa fetta, però più grande".

Hai sempre in testa obiettivi ben precisi.

"L’obiettivo è rimanere leader, infatti, Energica sfrutta competenze in tanti settori tecnologici. Energica Inside permette agli altri costruttori di essere più veloci negli investimenti sull’elettrico, e non parlo esclusivamente dell'ambito a due ruote, anzi: siamo coinvolti in progetti di ampio raggio e dal diverso utilizzo".

Cosa resterà della vostra esperienza nel Motomondiale?

"Tantissimo, come faccio a elencare tutto? (ride). Guardiamo al presente: Abbiamo team e piloti di valore mondiale, molti di loro sono giovani. Sì, è  bello avere anche giovani talenti. Mi piace il fatto che alcuni di loro abbiamo acquisito visibilità, mentre, dapprima, correvano fruendo di poca luce a considerazioni. Alcuni sono andati in Moto2, altri hanno svoltato. La MotoE si può ritenere propedeutica: il pilota deve saper guidare la Energica, moto che chiede versatilità e adattamento. Il fatto che ci siano nomi nuovi, piace molto. Come ho detto, dobbiamo creare, creare, creare".

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