Il toscano ha vissuto un weekend complicato a Buriram, dove tra la brutta caduta in prova e un episodio particolare in gara non è riuscito ad esprimere il proprio potenziale
Ciò che si è visto in Thailandia chiaramente non corrisponde al vero potenziale di Guido e la dimostrazione di ciò è il piazzamento a podio di Alvaro Carpe. Pini ha infatti battuto in più di un'occasione il pilota spagnolo lo scorso anno nel FIM JuniorGP, finendo poi alle sue spalle a fine stagione per una manciata di punti pur avendo saltato ben cinque round. Se il pilota del team Ajo è già salito sul podio, anche il numero 94 ha tutte le carte in regola per riuscirci e sicuramente nel prossimo appuntamento, in programma sul circuito argentino di Termas de Rio Hondo, potrà ambire a risultati di maggior rilievo.
“Ad essere onesti, è stata una gara molto difficile”, ha ammesso Guido al termine del weekend. “Innanzitutto, dopo sei giri ho perso lo slider del ginocchio destro e ciò mi ha condizionato, in più mi sono dovuto ritirare per via dei movimenti della gamba, limitati a causa della caduta avvenuta il sabato in Q1. Provavo dolore durante le cambiate e sicuramente l'incidente ha complicato il mio debutto. A parte questo, il lavoro svolto è stato comunque buono sia da parte mia che del team e possiamo essere soddisfatti di ciò, guardando con ottimismo all'Argentina”.
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