Presente a Motor Bike Expo per lanciale la V4 Elite Cup. Il pilota e collaudatore MotoGP ci ha raccontato le soddisfazioni ottenute e gli obiettivi del 2025
C’è grande attesa per l’inizio della stagione 2025 che vedrà Michele Pirro nuovamente diviso tra gli impegni da collaudatore per Ducati in MotoGP e quelli sportivi in pista nel Dunlop CIV Superbike. Gli impegni per Michele però non si fermano solo dentro la pista, ecco cosa ci ha raccontato.
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Al Motor Bike Expo di Verona, Michele Pirro ha battezzato la nascita del V4 Elite Cup, un trofeo per amatori destinato a tutti i possessori di una Ducati Panigale V4 dal 2022 al 2025. Un trofeo fortemente voluto da Michele che ha lavorato a stretto contatto con Ducati e la Federazione Motociclistica Italiana per dare luce ad un campionato nel quale a farla da padrone sarà la sicurezza dei piloti: “Dopo aver accumulato in questi anni da professionista, vedendo tanti amatori e appassionati scendere in pista mi rende molto felice di poter insieme a Ducati proporre un format votato alla sicurezza in primis con il debutto nel mondiale superbike che è qualcosa di unico”. Il debutto del trofeo sarà infatti in concomitanza del round romagnolo della SBK a metà giugno. “Ci saranno poi tre gare nel CIV che è il campionato più importante che abbiamo in Italia e ci sarà una tappa nel JuniorGP, credo che per gli amatori sarà un format incredibile”. Un impegno quello di Michele come testimonial del trofeo che va a sommarsi a quello di collaudatore MotoGP, pilota nel Dunlop CIV SBK e proprietario del team Garage51 by dto con cui lo scorso anno Davide Stirpe ha conquistato il titolo italiano Supersport. Tanti impegni che però non spaventano Michele: “Sono il testimonial di questo progetto, poi correndosi principalmente nel campionato italiano, lo vivrò da vicino anche perché abbiamo la nostra struttura proprio a Misano, dove abbiamo anche la scuola per i meccanici ed è una cosa molto bella. Il tempo soprattutto ora con due figlie non basta mai ma quando si fanno le cose con passione e la famiglia sa che metti a disposizione tempo anche per gli altri è incredibile”.
Quest’anno Pirro tornerà in pista a difendere il titolo italiano SBK, da diversi anni è diventato il riferimento per tanti giovani che vogliono confrontarsi con lui: “Ogni anno è sempre più difficile ma sono contento perché ho ancora voglia e mi piace, lo faccio con passione. È chiaro che l’obiettivo è sempre il titolo ma ci saranno tanti avversari, c’è la novità della Production Bike con la Federazione che ha fatto un grande lavoro per rilanciare il CIV, un formato nuovo, il trofeo della V4 elite Cup. Sono tutti progetti che magari daranno un risultato tra qualche anno ma è giusto iniziare”. Pirro però oltre al suo campionato è concentrato fortemente sul lavoro da collaudatore MotoGP: “Il primo impegno resta ovviamente quello della MotoGP, quest’anno abbiamo un vero e proprio dream team e sarà una sfida ancora più imporrante. Sono contento e cercheremo di dare il massimo”. Dopo tredici stagioni da collaudatore Ducati MotoGP, Pirro ha visto evolvere la Desmosedici da moto che faticava a lottare per la top5 ad assoluta protagonista del motomondiale: “Trovare a quasi quarant’anni lo stimolo dopo aver vinto così tanto è complicato ma in Ducati ogni anno trovano una sfida nuova ed avere come regalo il dream team credo sia una soddisfazione incredibile anche come premio per la mia carriera. Ci sarà il progetto della nuova moto per il 2027 che è un altro stimolo, l’idea di poter provare la MotoGP del futuro potendo fare una fotografia di quello che è stato tutto il progetto dell’evoluzione della MotoGP è molto bello”.
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Ducati in MotoGP avrà due galli in un pollaio, abbiamo quindi chiesto a Michele se sarà anche lui a dover aiutare Davide Tardozzi nella gestione dei due campioni: “Io mi sento ancora pilota e capisco la rivalità, ma spero che i tifosi capiscano che per il motociclismo recuperare un campionissimo dopo gli ultimi anni difficili che ha avuto sia un bene per lo sport in generale. Poi vincerà il migliore, c’è chi dice che è stato sbagliato sceglierlo ma da appassionato di moto credo che sia stata un’opportunità incredibile ed è merito di Ducati per il lavoro che abbiamo fatto. Marquez che sceglie Ducati è un valore aggiunto importante”.
Che effetto fa ora lavorare a stretto contatto con Marquez dopo che per anni è stato quello che vi ha messo “il bastone tra le ruote” strappandovi successi e titoli mondiali: “Io e lui abbiamo un rapporto da tanti anni, da quando correvamo in Moto2, sa bene quanto mi ha fatto penare ma è un talento incredibile ed è uno dei piloti più forti della storia. Lavorare con lui sarà un grande privilegio e credo che anche Pecco che è molto intelligente e metodico potrà tirare fuori ancora qualcosa in più, sono contento e non vedo l’ora che scendano in pista. Il nostri risultati poi dipenderanno anche dagli eventuali miglioramenti degli avversari, non sappiamo ancora se saremo il riferimento”.
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