MotoGP, Sterlacchini: "Ducati è il riferimento, a noi servono dai 4 agli 8 mesi"

Il nuovo direttore tecnico di Aprilia ha promosso il lavoro svolto a Barcellona, puntualizzando gli aspetti da migliorare

20.11.2024 ( Aggiornata il 20.11.2024 18:21 )

Non solo piloti nuovi e cambi da casacca, il test di Barcellona è stata l'occasione per vedere all'opera anche l'inizio di avventura di tecnici ed ingegneri, alle rpese con le loro rispettive nuove sfide; è il caso di Fabiano Sterlacchini, approdato in Aprilia come direttore tecnico direttamente dalla KTM. Il bilancio della prima giornata in ottica 2025 è stato positivo secondo l'ingegnere italiano che ha più volte sottolieneato l'esigenza di un lungo periodo di adattamento, da parte di tutti: "Il buongiorno si vede dal mattino e le sensazioni sono state molto buone. Naturalmente, qualsiasi conclusione dovremo trarla in situazioni diverse, considerando altri layout di circuito e livelli di grip. Barcellona, lo sappiamo, è una pista particolare per il grip, quindi possiamo dirci ragionevolmente soddisfatti, ma con lo sguardo rivolto avanti" .

Sterlacchini ha poi aggiunto: "È come allineare i pianeti, bisogna capire dove si trovano i "pianeti": il freno motore, il controllo di trazione, il modo in cui si usa la moto in certe curve, l'uscita, è tutto un processo. La performance dell'Aprilia è buona ma non basta ancora, perché siamo qui tutti per una sola posizione, no? Quindi continuiamo a lavorare per arrivare al massimo livello". L'arrivo del campione del mondo in carica alza automaticamente l'asticella delle ambizioni: "Avere Jorge, un campione del mondo, è un’enorme opportunità, perché ci dà un riferimento chiaro su dove dobbiamo concentrarci di più. Martin è una combinazione tra un campione e un leader, è davvero impressionante il modo in cui affronta il lavoro, molto positivo. La moto va sviluppata, ma anche il setting intorno alle esigenze di Jorge richiederà tempo, dato che il progetto Ducati è stato affinato per anni".

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Sterlacchini e la decisione di approdare in Aprilia

Entrando più nello specifico, Sterlacchini ha evidenziato i punti di forza e quelli di debolezza della moto: "Entrambi i piloti hanno sottolineato l'instabilità della moto quindi questo sarà un punto su cui lavorare. Di positivo c’è stato il fatto che, in tempi relativamente brevi, Martin è riuscito a raggiungere i suoi angoli di piega abituali, segno di un buon feeling al primo impatto. Detto questo, ci sono pro e contro, come sempre. Avere Barcellona come riferimento è stato utile, siamo contenti così".

Nonostante contatti con le varie case, Sterlachini ha scelto con decisione Aprilia: "Diciamo che, quando mi sono separato da KTM, ci sono stati dei contatti di varia natura. Poi, come sempre, si fanno delle scelte e si va avanti. A essere sincero, una delle ragioni per cui sono qui in Aprilia è perché vedo un potenziale incredibile nelle persone. La qualità è alta, quindi non penso ci sia bisogno di altro se non di lavorare bene con ciò che abbiamo".  

Sterlacchini: "Ducati è il riferimento, a noi servono dai 4 agli 8 mesi"

Il gap con Ducati è ancora ampio ma il potenziale ed il morale lasciano ben sperare: "Ducati è il riferimento, è evidente. Basta vedere che hanno quattro moto nelle prime quattro posizioni e hanno vinto il Mondiale. È difficile quantificare il divario perché servirebbe un confronto diretto, con tempi adeguati per l’adattamento dei piloti e il setup delle moto. Al momento servono più cavalli, più grip, più stabilità. Ducati ha lavorato per anni alla ricerca della perfezione, e noi dobbiamo continuare su questa strada cercando di essere più veloci di loro".

Sterlacchini ha infine aggiunto: "Come in tutti i progetti, è una questione di equilibrio, ogni miglioramento comporta un compromesso altrove. Va detto che il percorso di Ducati è frutto di anni di lavoro e di un affinamento progressivo, adattando la moto alle esigenze dei loro piloti. Anche noi stiamo intraprendendo questo percorso, ma trarre conclusioni definitive, ora, sarebbe affrettato. Credo che un periodo ragionevole sia tra i 4 e gli 8 mesi, qualcosa del genere. Questo non vuol dire che non stiamo già lavorando, ma è il tempo necessario per avere un quadro chiaro e completo della situazione".

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