MotoGP sempre più veloci, Martin: “Le nuove gomme sono il vero motivo del miglioramento”

MotoGP sempre più veloci, Martin: “Le nuove gomme sono il vero motivo del miglioramento”© Luca Gorini

Il motomondiale arriva in Spagna dopo la trasferta americana con il pilota Prima Pramac sempre leader del mondiale e consapevole della propria forza

25.04.2024 ( Aggiornata il 25.04.2024 18:25 )

Difficile iniziare la stagione meglio di così, Jorge Martin è in testa al campionato, è sceso dal podio solo nella gara di Austin beffato all’ultimo giro da Enea Bastianini. A Jerez però lo spagnolo non è mai salito sul podio in MotoGP e questo trend positivo potrebbe aiutare il madrileno nel centrare l’obiettivo.

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La costanza paga

Vittoria nella prima Sprint dell’anno, successo in gara a Portimao e tre terzi posti, questo l’avvio di Jorge Martin, il migliore da quando è in MotoGP. Tutto questo nonostante un weekend complicato in Texas: “Austin è stata difficile per me anche se sono riuscito a salvare il weekend con un quarto posto dopo la caduta in qualifica e la partenza non delle migliori. Ho fatto punti uniti per il campionato e questo è importante. Sono sicuro che ci saranno tanti tifosi qui, è sempre così anche se io qui ho fatto solo un podio in Moto2 credo possa essere un bell’obiettivo cercando di migliorare il risultato della passata stagione”. Lo scorso anno Jorge Martin ha lottato fino alla fine per la conquista del titolo ma i tanti errori soprattutto nella prima metà di stagione non gli hanno permesso di battere Francesco Bagnaia: “Nella seconda metà dell’anno ero stato molto forte e sto continuando su quanto fatto nel finale di stagione. La prima parte dell’anno era sempre stato il mio punto debole e mi sono concentrato su questo tenendo magari un po’ di più la calma anche in situazioni dove in passato magari mi innervosivo. Questa è stata la chiave”.

Nel 2024 i tempi sul giro sono migliorati in maniera importante, si parla quasi di oltre un secondo risetto al passato per alcuni piloti e anche i tempi di percorrenza delle gare si sono abbassati drasticamente: “Le moto sono migliorate un po’ ma il miglioramento maggiore è dovuto alle gomme che sono molto migliori rispetto a quelle della passata stagione. Addirittura in alcuni punti c’è troppa aderenza ed è un problema che creano queste gomme”. Queste alte velocità di percorrenza che permettono le nuove moto e le nuove gomme, su una pista come Jerez, piccola e con vie di fuga ormai al limite potrebbero creare rischi alla sicurezza? “La pista è molto stretta ed i  muri sono vicini ma sono sicuro che il team che si occupa della sicurezza ha fatto un ottimo lavoro per evitare danni e che sia un weekend sicuro per tutti”.

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La GP24 è perfetta ma quel chattering…

Fin dal primo giorno di test a Valencia il nuovo prototipo è stato considerato da tutti gli ufficiali perfetta arrivati però alle gare ecco che è comparso il problema del chattering: “Dipenderà tanto dalle condizioni che troveremo, magari in alcuni punti lo avremo in altri no, non è mai prevedibile. Sembra che abbiamo trovato qualcosa ad Austin tra il sabato e la domenica e quindi dovrebbe andare meglio. Se così non fosse proverò a raccogliere comunque il miglior risultato possibile come ho sempre fatto in queste gare”. Nonostante tutti i piloti parlassero bene della GP24 in realtà qualche problema era sorto già durante i test ma sia Jorge che Ducati avevano sminuito il problema pensando si trattasse di un problema della gomma: “Per me già dai test in Malesia durante la simulazione c’era stato qualche problema ma pensavamo dipendesse dalla gomma. Perché a volte ti capita di trovare una gomma che non funziona bene, allo stesso modo però si sono ripresentati nei test Qatar ma Pecco non ne aveva avuti e pensavamo dipendesse da me. Durante il primo weekend dell’anno poi ne avevamo sofferto tanto ma per la gara eravamo riusciti a risolverli, dipende da come approcci la gara. Se parti molto forte si manifestano. Stiamo lavorando con Ducati per cercare di risolvere il problema perché se già abbiamo ottenuto questi risultati con il chattering pensate cosa possiamo fare senza. La moto ha un potenziale enorme ma da parte mia per quello che ho sentito in queste gare non posso spingere al 100%. Devo essere calmo e dolce per avere un ottima resa della gomma”.

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Nuovi debuttanti, futuri campioni

Tra i debuttanti della RedBull Rookies Cup, oltre ai nostri Giulio Pugliese e Leonardo Zanni (trovate qui l’intervista fatta a Misano) ci sarà anche Milan Pawelec, sedicenne polacco che la passata stagione ha conquistato il titolo europeo STK1000. Il passaggio al JuniorGP e alla Red Bull Rookies Cup mette la Polonia per la prima volta tra i partenti alla serie monomarca organizzata dalla bevanda energetica: “Sicuramente sono contento che sia la prima volta per un pilota polacco perché è sempre bello avere sempre più nazionalità diverse. Ho dei ricordi anche con Enea alla Rookies Cup, abbiamo passato tanto tempo li ma non sapresi cosa dire a me stesso da giovane perché alla fine sono arrivato in MotoGP. Quello che mi sento di dire ad un pilota giovane è di approfittare di ogni opportunità perchè la Rookies Cup è una grande opportunità per i più giovani e quando si è ragazzi delle volte non la sfrutti perché la prendi come un gioco ma se sei li devi cercare di vincerla per provare a diventare un pilota della MotoGP”.

Per gli spagnoli la gara di Jerez è sempre speciale, per qualcuno è anche la gara più importante dell’anno e vincerla lascia sempre qualcosa di incredibile: “Penso vincere sia già difficile di per se, poi vincere qui in particolare ha qualcosa di speciale perché la mia famiglia veniva a vedere le gare di Àlex Crivillé e Mick Doohan prima che io nascessi quindi avrebbe qualcosa di speciale. Poi c’è anche Assen che è incredibile. Ci sono 3 o 4 piste che sono speciali e questa è tra quelle”.

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