MotoGP, la sofferente Honda si aggrappa a Johann Zarco

MotoGP, la sofferente Honda si aggrappa a Johann Zarco© Luca Gorini

Il francese è stato il miglior hondista in Qatar, seppur lontano dalla vetta: potrebbe essere l'uomo giusto per guidare lo sviluppo della RC213V?

12.03.2024 ( Aggiornata il 12.03.2024 12:29 )

Chi salverà il soldato Honda? Le concessioni – tanto discusse in inverno e mal digerite dalla concorrenza europea, Ducati in primis – non hanno ancora maturato gli effetti desiderati. Nessuna delle RC213V ha centrato l’ingresso in Top 10 nel GP Qatar, obiettivo mancato anche nella Sprint del sabato, ma ciò che preoccupa è la quasi totale assenza di progressi rispetto al 2023.

Il prototipo giapponese manca di trazione, non riesce a mettere a terra tutta la potenza, e quando l’aderenza crolla la moto diventa difficile da gestire. Un quadro non certo idilliaco, in cui a tenere alta la bandiera della Casa giapponese è il solo Johann Zarco.

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Johann Zarco miglior Honda in Qatar


Il nuovo acquisto del Team LCR è stato il miglior pilota Honda al traguardo della manche lunga, conclusa al 12° posto a 18 secondi dal vincitore Pecco Bagnaia davanti agli ufficiali HRC e appena dietro alla Yamaha di Fabio Quartararo, vincitore della “coppa Giappone” a Lusail.

Un piazzamento non certo esaltante, quello ottenuto dal francese, ma nel quale potrebbe risiedere la risposta al nostro quesito iniziale: potrebbe essere proprio lui, il due volte campione del Mondo Moto2, l’uomo giusto per guidare lo sviluppo Honda.

Il 32enne nativo di Cannes ha il pedrigree necessario per caricarsi sulle spalle il gravoso compito: in top class ha guidato KTM, Yamaha e infine Ducati, la moto più performante del lotto, acquisendo il know-how necessario per dare la giusta direzione tecnica a un Marchio che ha perso il suo leader Marc Marquez, partito in direzione Gresini.

Zarco crede nel potenziale Honda


“Il 12° posto di domenica è la prova che abbiamo il potenziale per fare bene – il commento positivo dell’alfiere di Lucio Cecchinello a fine weekend qatariota – mi sono divertito ed essere lì a lottare significa che possiamo fare un buon lavoro in questa stagione. So che passo dopo passo raggiungeremo i nostri obiettivi”. Parole che sanno di ottimismo, proprio quello che manca da tempo alla pattuglia di Tokyo: Joan Mir si sta esprimendo sugli stessi livelli del 2023 e difficilmente reggerà ancora a lungo questa situazione, Luca Marini deve ancora digerire la RC213V, Takaaki Nakagami resta impalbabile.

Zarco accumula invece dati ed esperienza senza commettere errori, proseguendo il lavoro iniziato nei test di Sepang, quando ha provato tante novità avendo a disposizione sostanzialmente lo stesso materiale dei due piloti ufficiali, segno di quanto la Honda voglia dare spazio ai feedback del transalpino. In Giappone sanno che Zarco può essere l’uomo giusto per far uscire finalmente la Honda dal limbo.

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