MotoGP, non solo Bastianini: gli "altri" italiani cercano riscatto a Mandalika

Enea ha vinto in Qatar, ma Bagnaia, Morbidelli, Dovizioso, Marini, Bezzecchi, Di Giannantonio hanno sofferto o non hanno visto il traguardo. L'Indonesia pone la pattuglia tricolore sull'attenti

15.03.2022 18:42

Enea Bastianini ha vinto alla grande la gara MotoGP disputata in Qatar. Benissimo è andata per i colori italiani in Qatar, poiché in trionfo grazie al trio pilota - il romagnolo numero 23 - team - Gresini, condotto da Nadia Padovani - moto - la Ducati Desmosedici GP21 - quindi, meglio non si poteva fare: il riminese ci riproverà, malgrado sia tutto fuorché semplice riuscirci.

I restanti azzurri, però, hanno sofferto nel Golfo Persico. E non poco. Pecco Bagnaia è finito a terra, nel tentativo di rimonta da una poco felice posizione di partenza (tirando giù anche Jorge Martin), Franco Morbidelli ha limitato i danni giungendo undicesimo, Andrea Dovizioso poco si è visto, meglio ha fatto Luca Marini, "solo" tredicesimo al traguardo.

Una manciata di punti raggranellata per il tricolore, alla quale non hanno partecipato Fabio Di Giannantono e Marco Bezzecchi, entrambi usciti piuttosto delusi dal primo weekend stagionale. Il romano ha transitato allo sventolio della bandiera a scacchi, il Bez ha visto la fine della contesa dal box Mooney VR46

Italiani "ufficiali" in MotoGP: Mandalika vi vuole sul podio


Partendo da Pecco, appunto, forse il più smaccato del fine settimana qatariota. Come scritto qui, Bagnaia è andato bene nei test prestagionali svolti insieme al Lenovo Factory Ducati sull'Isola di Lombok, sicchè parte coi migliori auspici del caso: nel suo caso, considerando quotazioni e il fatto che sia il vice iridato, il piemontese deve vincere, oppure, finire sul podio.

Sarebbe un bel risultato anche per il Morbido, un po' impolverato dopo la trasferta di Lusail, intenzionato a fare (molto) meglio in Indonesia. Lui, come il compagno di box Fabio Quartararo sono chiamati a risollevare il trend del Monster Energy Yamaha, in piena difficoltà due settimane fa. Anche per l'italo-brasiliano uno dei tre gradini disponibili è in attesa.

Dovizioso cerca (almeno) la top ten, Marini la top five


Andrea ha navigato in posizioni che poco gli competevano, in Qatar. Il forlivese ha vinto 15 gare in MotoGP, arrivando diverse volte a un passo dal titolo. Detto questo e analizzando le corse disputate a fine 2021 con Petronas, oggi diventato WithU RNF, non si pretende dal numero 04 un successo a Mandalika, qualcosa di buono sì.

La sua M1 è una Yamaha oggi in difficoltà, ma con mestiere ed esperienza Dovizioso può portarla dentro i primi dieci. Non è una vittoria, ma almeno un modi di rialzare la testa. Testa alta tenuta da Marini nei testi indonesiani invernali. Luca è andato forte, sopratutto quando la pista era sporca di terra e fango.

Sperando che stavolta sia bello pulito (ce lo chiediamo), il tracciato è piaciuto al fratello di Valentino Rossi. Il pilota Mooney VR46 ha le carte in regola per entrare nei dieci, anzi, forse addirittura nei cinque. La Ducati a lui fornita è una Desmosedici GP22, quindi gli ingredienti per fare bene ci sono tutti.

Rookie MotoGP italiani affamati sull'Isola di Lombok


Da queste parti - ci troviamo a Mandalika - gli abitanti dell'Isola usano cibarsi di qualsiasi cosa possa risultar commestibile. A loro interessa cibo di ogni sorta da mettere sotto i denti. A Bezzecchi e Di Giannantonio, invece, la fame è relativa ai punti di classifica. 

Zero in due, purtroppo, dopo il Qatar. Chi per un motivo - la scivolata nel caso di Marco - chi per l'altro - passo gara non sufficientemente lesto per Fabio - la graduatoria corridori poco sta sorridendo nei loro confronti. Ecco perché forti di test prestagionali soddisfacenti, i due italiani arrivano a Mandalika con la voglia di scrivere i propri nomi nei primi quindici della domenica pomeriggio. 

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