MotoGP: la Suzuki impressiona in Qatar, può puntare in alto?

MotoGP: la Suzuki impressiona in Qatar, può puntare in alto?© Luca Gorini

Nella prima giornata di prove libere la casa di Hamamatsu ha brillato con entrambi i piloti, la moto ha mostrato netti miglioramenti rispetto all'anno scorso, a partire dal motore, quest'oggi addirittura il riferimento della top class

04.03.2022 ( Aggiornata il 04.03.2022 20:10 )

La prima giornata di prove libere a Losail ha incoronato la Suzuki, la casa di Hamamatsu ha sorpreso piazzando i suoi due piloti ufficiali nelle prime tre posizioni con Rins primo e Mir terzo. Una sorpresa in realtà relativa, in quanto già nei test invernali la moto giapponese aveva mostrato evidenti segnali di crescita, sotto tutti i punti di vista. L'impatto con la pista però è un'altra cosa e se il buongiorno si vede dal mattino, le altre case dovranno restare in allerta, soprattutto dopo un esordio cosi convincente. In pista, Rins e Mir hanno rivelato una maturità di guida confortante, dimostrando come la moto sia duttile, versatile ed efficace anche con due stili di guida diversi tra loro.

Il motore è nettamente migliorato e la ciclistica è rimasta un punto di forza


Ad oggi la moto non sembra avere grossi punti deboli; il lungo rettilineo del Qatar ha dato sfoggio della prestazione di un motore più evoluto e potente, tanto da essere al vertice della classifica delle velocità di punta. Nelle FP2 infatti, Alex Rins ha primeggiato su tutti, avendo portato la sua Suzuki a 355km\h, davanti all'Aprilia di Maverick Viñales e alla Ducati di Enea Bastianini. Joan Mir si è piazzato subito dietro al pilota italiano in questa speciale classifica, a dimostrazione di un netto miglioramento della moto giapponese, in un area nella quale l'anno scorso faticava. D'altro canto, il punto di forza principale, ovvero la ciclistica e la guidabilità, non ha perso d'efficacia, restando probabilmente un gradino sopra rispetto alle concorrenti. Il layout del Qatar ha battezzato nel migliore dei modi la stagione della Suzuki, probabilmente rinvigorita anche dall'innesto di Livio Suppo, nel ruolo di Team Manager. I piloti avevano più volte espresso la necessità di una figura che, come fece Davide Brivio nell'anno del titolo iridato, trainasse la squadra, ed in un certo senso questa prima giornata di prove ha sancito la bontà del scelta compiuta.

Livio Suppo al comando delle operazioni


L'esperienza ed il carisma del manager italiano era quello che probabilmente serviva alla Suzuki, rimasta nella scorsa stagione un po' arenata in determinate dinamiche. Suppo, che recentemente ha definito la Suzuki ed il suo approccio di lavoro una via di mezzo tra la Ducati e la Honda, e che quindi sa come si lavora anche in modalità differenti, è una delle persone più abili a gestire e a rapportarsi con i piloti, attitudine che ha già iniziato a mostrare con Mir e Rins, da sempre riconosciuti molto veloci dal manager stesso, e che avevano bisogno di un input del genere per iniziare la stagione. Le premesse dunque sembrano buone per la casa giapponese che stando al responso delle FP1 ed FP2, si candida a favorita per la gara inaugurale.

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