In casa sua in Australia il pilota Ducati festeggia il compleanno, preparandosi ad una stagione in cui potrà solo che puntare in alto con la Desmosedici GP
27 anni fa, nella città australiana di Townsville, nasceva Jack Miller nelle cui vene scorreva la passione e il talento per il motociclismo. Anno dopo anno, non senza difficoltà, è riuscito ad arrivare sempre più in alto, approdando in MotoGP nel 2015, grazie alla smisurata fiducia che Honda gli ha dato, permettendogli di passare direttamente dalla Moto3, senza correre in Moto2. Oggi Miller festeggia il compleanno durante la pre-season e l’anno che lo aspetta è decisamente molto importante (le ultime sul mercato MotoGP).
Per il secondo anno di fila vestirà i colori della squadra ufficiale Ducati e proprio per questo non dovrà deludere le alte aspettative che ci sono sul suo conto. È il secondo pilota più “vecchio” alla guida di una Ducati - dopo Johann Zarco, 31 anni - e dovrà trovare ciò che gli è mancato nel 2021: la costanza. Il quarto posto finale non è sufficiente se si pensa che il compagno di squadra Francesco Bagnaia ha lottato per il titolo e che il debuttante Jorge Martin ha raccolto risultati straordinari. Peraltro finendogli anche davanti sul podio nell’ultima gara disputata a Valencia. Un dato di fatto, che la dice lunga sullo spagnolo.
La Casa di Borgo Panigale ha riposto in lui grande fiducia, mettendosi a sua completa disposizione, ora tocca proprio a Jack ridurre gli errori al minimo - quattro zeri non sono pochi - e vincere il più possibile. Il primo tosto rivale ce l’ha proprio in “casa” ed è Bagnaia, ma anche gli altri piloti Ducati non scherzano: “Martinator” ha vinto una gara al debutto, Enea Bastianini ha conquistato due podi con una moto più datata, insomma, per mantenere il posto “Jackass” dovrà decisamente dimostrare di meritarselo.
Il Motomondiale si prepara al post Rossi puntando sul... rosso
Link copiato