Mentre sull'Isola di Man sta cominciando il Tourist Trophy 2025, per alcuni protagonisti della North West 200 è finalmente arrivato il momento di godersi un po' di meritato riposo ripensando all'esperienza vissuta. E' il caso di Tiziano Rosati, che quest'anno ha corso per la prima volta al Triangle Circuit in Irlanda del Nord sia in Supersport con una Honda CBR600RR che in Superstock con una Yamaha R1. Un'esperienza da privatissimo, visto che il road racer tricolore si è messo in gioco con tenda e furgone facendo tutto da sé, ma che si è rivelata sia impegnativa che gratificante. Il tutto, in attesa di andare a sua volta sull'Isola di Man per il Manx Grand Prix: ecco cosa ci ha raccontato in esclusiva.
“E' stata un'esperienza assurda, iniziata in salita fin dal viaggio d'andata in cui si è rotto il motorino d'avviamento del camion e ne approfitto per mandare immediatamente un augurio di pronta guarigione a Luca Gottardi visto che mi ha dato una grossa mano con gli spostamenti", ha spiegato Tiziano. "Una volta arrivati l'organizzazione ci ha messo insieme ad altre cinque strutture privatissime come la nostra, mentre la maggior parte delle squadre aveva motorhome e tutto il resto arrivando dal Tourist Trophy o dal BSB. Il martedì, essendo un newcomer (debuttante, ndr) ho effettuato il giro del tracciato in pullman insieme a Glenn Irwin, con cui il mercoledì ho fatto anche i giri riservati agli esordienti. Curiosamente, sono capitato nello stesso gruppo di Maurizio Bottalico, entrambi alle spalle di una vera e propria leggenda della North West 200”.
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La SSP non è andata come sperato: “Concluse le procedure degli esordienti sono tornato in azione per le prove libere, utilizzate per trovare i giusti rapporti con la Supersport, con cui il giovedì mattina mi trovavo alla grande. Purtroppo un problema tecnico non mi ha permesso di correre e ho preferito non stressare troppo il motore visto che con la Honda CBR farò anche il Manx Grand Prix, mentre con la Superstock è andata meglio. Peccato perché probabilmente avrei potuto ottenere qualcosa in più con il 600, ma va bene così”.
“Anche con la Yamaha R1 sono riuscito a trovare immediatamente un buon rapporto, ma con la 1000 è davvero complicato guidare alla North West visto che tra velocità altissime e grandi staccate si mettono a dura prova sia le moto che i piloti, specialmente se debuttanti come me", prosegue il centauro italiano dicendosi come felice dell'esperienza vissuta. "Ciò che mi ha stupito è stata l'importanza dei punti di staccata, perché è lì che si fa la differenza al Triangle Circuit, mentre per il resto non ci sono tantissimi tratti tecnici a parte l'ultimo chilometro e mezzo. In ogni caso è stato fantastico ritrovarsi a correre contro i mostri sacri delle road races davanti ad un pubblico incredibile e consiglio a tutti di andarla a vedere almeno una volta nella vita”.
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