Jonathan Rea e le road races: un atteggiamento ambivalente

Jonathan Rea e le road races: un atteggiamento ambivalente

Seppur affascinato, il sei volte campione del mondo ha ammesso di non voler gareggiare su strada. Eppure, la sua famiglia vanta una lunga storia nella specialità

12.02.2024 ( Aggiornata il 12.02.2024 19:53 )

Jonathan Rea ha un atteggiamento ambivalente nei confronti delle road races, le gare stradali britanniche che ormai risultano per lo più confinate all’Isola di Man e nell’Irlanda del Nord. Pur essendo nordirlandese fino al midollo – è nato a Larne e vive ad Antrim – non ha mai disputato alcuna road race. «Sono belle da vedere, mi piacciono ma non ho alcuna intenzione di disputarle, nemmeno una volta terminata la carriera nel Mondiale» ci ha confidato nei giorni scorsi in occasione della visita insieme al nuovo compagno di squadra Andrea Locatelli al reparto Racing di Brembo.

Tourist Trophy: Conor Cummins ancora la via con il team Padgett's

Il legame della famiglia Rea con le corse su strada


Eppure, la famiglia Rea vanta un lungo legame con le gare stradali nordirlandesi. Il nonno sponsorizzava Joey Dunlop negli anni Settanta con la sua azienda di trasporti. Proprio con una Yamaha TZ750 marchiata Rea Racing, Joey conquistò il primo dei suoi 26 successi al Tourist Trophy nel 1977 davanti a George Fogarty, padre di Carl.

L’aiuto di Rea non si rese più necessario quando Dunlop divenne pilota ufficiale Suzuki nella primavera del 1980, anche se l’anno seguente Joey firmò con la Honda a cui sarebbe rimasto legato fino alla fine dei suoi giorni, il due luglio 2000 quando trovò la morte a Tallinn, capitale dell’Estonia, in una gara delle 125.

Alla North West 200 del 1981 Dunlop conquistò la gara Superbike e il suo vantaggio era tale che all’ultimo giro si fermò a chiedere al nonno di Jonathan, che riconobbe a bordo strada prima del traguardo, se volesse uno strappo fino al paddock. Un episodio di cui Rea non era a conoscenza: «Purtroppo mio nonno è morto quando avevo cinque o sei anni e ho pochi ricordi», precisa il sei volte campione del mondo.

Il padre di Jonathan ha invece corso a lungo su strada, conquistando pure un successo al TT, nel 1989 nella Junior con 2,8 secondi di margine su Eddie Laycock mentre Carl Fogarty concluse al quarto posto, preceduto anche da Steve Hazlett. Johnny Rea ha sfiorato più volte la vittoria nella gara di casa, la North West 200, ma è sempre stato beffato: ci andò vicino soprattutto nel 1992, nella gara delle 400, ma Phillip McCallen ebbe la meglio, diventando così il primo pilota di sempre a vincere quattro gare in un’edizione. Bottino che poi incrementò con il successo nella gara Superbike per una cinquina mai più eguagliata.

Troverete queste ed altre curiosità nel libro “North West 200 La corsa più bella al mondo” in vendita su Amazon.

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi