MotoGP, Ducati e Aprilia volano, Yamaha e Honda tentennano: il bilancio dei test a Sepang

MotoGP, Ducati e Aprilia volano, Yamaha e Honda tentennano: il bilancio dei test a Sepang© Luca Gorini

Promosse le nuove nate di Borgo Panigale e Noale, meno le giapponesi. Bezzecchi e Marini: buona la prima 

13.02.2023 ( Aggiornata il 13.02.2023 11:49 )

Li abbiamo aspettati ansiosamente, ed ora sono passati ufficialmente in archivio. I test di Sepang hanno aperto ufficialmente il 2023 della MotoGP, tra equilibri prestabiliti e novità da monitorare passo dopo passo. Ha ragione Aleix Espargarò ad esempio nel dire che “il trend è uguale all’anno scorso” dato che sì, “la Ducati resta la migliore moto”.
 
Era difficile d’altronde aspettarsi un avvicendamento sul trono tecnico della categoria, ma una conferma in più – a Borgo Panigale – fa sempre piacere. E le Desmosedici non hanno deluso in tal senso, occupando 7 delle prime 10 posizioni: sulla GP22 i dubbi erano praticamente nulli, del resto parliamo della moto campione del mondo in carica, mentre la GP23 aveva l’arduo compito di non rendere complicata la vita sia dei due piloti ufficiali che dei due portacolori Pramac. Missione apparentemente riuscita, fatta eccezione per Johann Zarco, soprattutto per quanto concerne Pecco Bagnaia.

La ricerca della soluzione


Le parole del piemontese al termine dell’ultima giornata – “Ho trovato la soluzione” – profumano infatti di positività, specie se messe a paragone con quelle tutt’altro che soddisfatte dell’inverno scorso, quindi c’è ben poco da obiettare. Come detto, anche Enea Bastianini e Jorge Martin sembrano aver iniziato con il piede giusto, con lo spagnolo capace di conquistare la prima piazza al termine della seconda giornata.
 
La soluzione dicevamo, quella che sembra mancare in casa Yamaha. Nonostante gli sforzi della casa di Iwata – “non ho mai avuto così tante cose da provare” ha ammesso Fabio Quartararo – infatti le M1 hanno lasciato Sepang ad un secondo dalla vetta. Tanto, troppo per chi ambisce a lottare per il titolo. Il problema ad ogni modo pare circoscritto: il trarre profitto dalle gomme nuove. Un problema che può sembrare banale, ma che invece potrebbe rivelarsi annoso, specie in una stagione dove alle qualifiche si sommeranno le Sprint Race, dove non vi saranno seconde parti di gara dove compiere rimonte.
 
Quartararo – così come Morbidelli – ne è cosciente, così come è cosciente che Yamaha fatichi attualmente ad essere la reale seconda forza tecnica del campionato. Anche sotto il cielo di Sepang infatti Aprilia ha mostrato i muscoli, sotto vari punti di vista: in primis sotto il profilo aerodinamico, dato che le soluzioni mostrate dalla casa di Noale sono state a dir poco raffinate, a partire dalle prese d’aria S-duct in stile Ferrari, per non parlare di quella carena “con gradino” emulata oramai da tutte le case concorrenti.

Quindi, cosa aspettarsi? Passa alla prossima pagina!

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