GP Thailandia: la lotta al mondiale di Bagnaia passa attraverso le qualifiche

GP Thailandia: la lotta al mondiale di Bagnaia passa attraverso le qualifiche© Luca Gorini

Ancora una volta, in gara il campione del mondo ha dimostrato di essere tra i più veloci ma rimpiange una qualifica rivelatasi nuovamente condizionante

29.10.2023 ( Aggiornata il 29.10.2023 13:12 )

Se esistesse il premio di Most Valuable Player (il cosidetto MVP, ovvero il miglior giocatore\atleta in uno specifico contesto sportivo) dopo il GP di Buriram ci sarebbe l'imbarazzo della scelta tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin circa l'assegnazione, con il campione del mondo in carica autore di una prestazione e di una gara nel complesso più tortuosa e difficile. Dopo aver azzeccato lo stacco alla partenza, un aspetto particolarmente importante ai fini del buon andamento della corsa, come aveva sottolineato lo stesso Bagnaia al termine della gara Sprint, il pilota di Chivasso si è dovuto difendere dagli aggressivi attacchi di Brad Binder prima, e dei fratelli Marquez poi, per poi piazzarsi, non senza qualche difficoltà, in terza posizione. La consueta gara di gestione del piemontese, solitamente premiante le sue caratteristiche di guida, questa volta ha dovuto lasciar spazio all'esigenza di spingere e di non limitarsi, proprio per non lasciar scappare Binder e soprattutto Martin. Una necessità resa tale specialmente a causa della sesta casella conquistata in qualifica, che ha compromesso, almeno in parte, la vita della gomma e pertanto le quotazioni di vittoria nel finale.

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Sebbene il pilota Ducati non abbia nascosto una certa delusione per non aver vinto; delusione resa ancor più comprensibile in virtù dello straripante percorso vittorioso che Martin sta mettendo in scena di recente, non mancano gli aspetti più che positivi per un pilota che dalla brutta e pericolosa caduta di Barcellona sta vivendo un periodo di leggera flessione, quantomeno relativamente alla prima metà di stagione, sebbene abbia dimostrato un gran spirito di reazione.  Le prestazioni di Martin stanno parzialmente oscurando quelle di Bagnaia che quest'oggi ha palesato la capacità di reggere alla perfezione la velocità del compagno di marca, dimostrando di poter competere per la vittoria anche senza eventuali errori dello stesso Martin.

"Quando guardiamo al week-end di gara di solito Martin sembra impressionare più di tutti perché ha una costanza ed un'esplosività davvero incredibili mentre noi lavoriamo più nell'ombra. Però alla fine in gara le prestazioni si equivalgono abbastanza, in questo settimana abbiamo peccato un po' di esplosività con la gomma media". Ai microfoni di Sky Sport Bagnaia ha voluto sottolineare l'equilibrio in gioco tra lui e Martin, nonostante i recenti numeri e l'inerzia del campionato pendano dalla parte del pilota Pramac. In tal senso il GP di Buriram gioca un ruolo importante, per aver mostrato la competitività e l'equilibrio di un duello destinato a durare fino alla fine anche grazie alla costante tenacia e ricerca della perfezione dello stesso Bagnaia.

L'incognita qualifica da risolvere 

Nelle ultime uscite stagionali la qualifica sembra essere diventata un aspetto quasi problematico, sicuramente rilevante per Bagnaia, che costretto a partire indietro si è spesso imbattutto contro la difficoltà della gestione e dell'usura delle gomme a causa della rimonta di turno da dover mettere in atto. Secondo il campione del mondo non sussiste un vero e proprio problema in tal senso, per quanto abbia le idee chiare sui problemi riscontrati in Thailandia: "Quest'anno siamo sempre stati veloci in qualifica, anche costanti, ma in questo week-end abbiamo fatto fatica con le gomme. Il fatto di aver avuto più gomme molto diverse tra loro mi ha condizionato in relazione alla prestazione secca. Peccato perché eravamo molto veloci e poteva essere una di quelle gare in cui potevamo mettere tra noi e gli inseguitori sei o sette decimi per poi gestire fino alla fine".

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