Ducati, l'altalena 

Ducati, l'altalena 

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Redazione

26.09.2023 10:40

L'errore di Pecco Bagnaia e i successi di Jorge Martin e Marco Bezzecchi in India riaprono la corsa al titolo della MotoGP, nella quale l'unica certezza resta il predominio Ducati. Con la caduta nel GP, Bagnaia ha perso punti nei confronti di Martin per la quinta uscita consecutiva, e ora il gap tra i due è di tredici lunghezze. Ma la gara domenicale, caratterizzata dal malessere di Martin a fine gara, è stata teatro del dominio di Bezzecchi, imprendibile fin dal primo giro. 

Buddh International Circuit: un nuovo palcoscenico per la MotoGP

La prima volta della MotoGP in India ha fatto i conti con i difetti di gioventù del Buddh International Circuit, tra standard di sicurezza rivedibili (ma non è per questo che Luca Marini e Alex Marquez si sono infortunati e salteranno anche il GP Giappone), un asfalto poco adatto al bagnato e ritardi sul programma di sabato, con la Sprint scattata 90' oltre l'orario previsto. Ma l'Asia resta al centro del Mondiale, che nel 2024 salirà a 22 tappe, confermando tutte le gare della stagione in corso, e aggiungendo la novità Kazakistan, oltre al ritorno di Aragon. 
A caratterizzare il weekend è stato anche il ritorno in auge di Honda e Yamaha, con i podi di Marc Marquez (che però non ha chiarito i dubbi sul proprio futuro) e Fabio Quartararo, e con lo stesso Joan Mir a fare capolino nelle posizioni di vertice. 

Nessuna novità invece nella Moto2 dominata da Pedro Acosta, che con il sesto successo stagionale ha allungato ulteriormente su un Tony Arbolino comunque brillante, e capace di chiudere secondo. 
Il Mondiale più equilibrato è invece quello della Moto3: con il successo in India, Jaume Masia ha agganciato al comando Daniel Holgado, mentre Ayumu Sasaki - ancora sul podio ma senza vincere - è a -1 dal duo di testa. 

Ducati festeggia da una parte all'altra del mondo

La Ducati ha festeggiato anche a migliaia di chilometri dall'India, facendo l'en plein nelle cinque manche di Aragon, tra Superbike e Supersport, grazie al Team Aruba.it. Nella SBK, Alvaro Bautista ha fatto e disfatto, cadendo in Gara 1 mentre era al comando, aprendo così la strada del successo al compagno di team Michael Ruben Rinaldi, primo vincitore italiano dopo due anni. Il leader del Mondiale si è rifatto domenica, vincendo la Superpole Race (qui il resoconto) - con i sorpassi su Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea all'ultimo giro - e Gara 2. A due tappe dalla fine, e con 124 punti in palio, Bautista guida con 47 lunghezze su Razgatlioglu. 
Il suo primo match-point per il titolo sarà a Portimao, esattamente come il suo futuro compagno di squadra, Nicolò Bulega, la cui promozione in SBK avverrà con ogni probabilità da campione della Supersport. Bulega è infatti a +85 su Stefano Manzi (con 100 punti ancora disponibili) dopo la doppietta di Aragon. 
In Portogallo si chiuderà il Mondiale della Supersport 300: Jeffrey Buis, campione già nel 2020, è vicino al titolo. 

Cross: Gajser batte tutti in Gran Bretagna

E' invece finito il mondiale Cross, in Gran Bretagna, con il ritorno al top del campione 2022 Tim Gajser (reduce da un lungo stop per infortunio) nella MXGP già conquistata da Jorge Prado. Nella MX2, il siciliano Andrea Adamo, fresco campione del Mondo, ha lasciato il proscenio finale a Jago Geerts, all'ultima gara nella classe cadetta. 
Il Cross ha laureato anche il campione del SuperMotoCross, la neonata serie statunitense che ha premiato con un milione di dollari il vincitore. Dopo il campionato all'aperto, il ventenne australiano Jett Lawrence, nuovo fenomeno del Cross oltreoceano, si è aggiudicato anche il SuperMotoCross.

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