Loris Reggiani, ex pilota e storico commentatore tecnico della MotoGP al fianco di Guido Meda, è tornato a esprimersi sull’attualità del Motomondiale. Con la consueta schiettezza, ha analizzato i principali temi del campionato, soffermandosi su Bagnaia, Marquez, Quartararo e non solo. Il giudizio di Reggiani sul campione di Chivasso risiede attorno all'insufficienza: "Credo che Bagnaia stia soffrendo la pressione interna, soprattutto quella del compagno di squadra. Marquez è velocissimo, costante ovunque. Qui non è questione che Bagnaia non vince: qui è che Pecco non fa nemmeno secondo e questo mi ha un po’ deluso, mi aspettavo molto di più da lui". Poi l’elogio a chi, tra i “non ufficiali”, sta stupendo tutti: "Gresini sta facendo meglio persino della VR46, che doveva essere la satellite di riferimento Ducati. Invece il team Gresini si dimostra preparato, serio, fatto di persone competenti. Un lavoro straordinario".
Loris Reggiani: "Mi piace molto Quartararo, mentre non capisco Vinales"
Reggiani si dice ancora legato a certe immagini romantiche del motociclismo, come i binomi continui e persistenti nel tempo tra piloti e case: "Mi piace molto Quartararo, sono un romantico. Adoro quando i piloti sono riconoscibili anche attraverso un marchio, come Rainey con Yamaha o Schwantz con Suzuki. È bello vedere che certi legami esistono ancora e Fabio sta anche facendo benino: qualche pole, podi nelle Sprint, buoni segnali. Anche se siamo lontani dal miglior Quartararo". Diverso il giudizio su Vinales, che resta un enigma: "Io non lo capisco più, quando ti aspetti tutto, non fa nulla. Quando sembra spacciato, sorprende. Mai avrei pensato che potesse essere quasi regolarmente la miglior KTM all’arrivo, ero convinto che Acosta o anche Binder potessero fare meglio. Invece no".