Home

Motomondiale

SBK

Off Road

Pista

Mondo Racing

The Test

Foto

Motosprint

LIVE

Chi può (adesso) battere Marc Marquez in MotoGP? Solo Marc Marquez

Facciamo finta di non aver visto nemmeno un singolo turno dei quattro appuntamenti MotoGP sinora completati. Limitiamoci a consultare le classifiche, soffermandoci ai puri ordini d’arrivo. Salta immediatamente all’occhio il dominio di Marc Marquez, quattro volte consecutive in Pole Position, detentore di 7 gare su 8, leader della classifica grazie a 123 punti complessivi totalizzati tra i sabati e le domeniche. Tra i vari piazzamenti, notiamo anche una barretta orizzontale, posta a sinistra nella colonna “Americhe”: trattasi di risultato nullo, lo “zero” che chiunque eviterebbe volentieri, nel quale è invece incappato il numero 93 ad Austin.

Orari MotoGP di Spagna: occhi puntati a Jerez de la Frontera

MM93 dominatore (quasi) assoluto e meglio di Hamilton in Ferrari

Ora, invece, riprendiamo quanto effettivamente fatto: aver guardato prove libere, Practice, qualifiche, Sprint Gran Premio, ci serve per stilare più esaustivamente l’ordine della grandezza mediante la quale il catalano sta dominando il 2025, stagione affrontata all’età di 32 anni compiuti lo scorso 17 febbraio. Ricordiamo bene quel giorno, essendo 24 ore dopo la nascita di un certo Valentino Rossi. Nella fattispecie, Marc ha condiviso sui propri profili social una sorta di mini-party, festeggiando assieme alla fidanzata Gemma Pinto e alcuni amici. La foto celebrativa mostra una piccola torta, le primavere raggiunte e l’età compiuta da candeline accese e presto soffiate, come se stesse esprimendo un desiderio. Tornare a vincere, cosa già realizzata nel team Gresini, però previa costanza e ambendo alla corona di classe. Gli incoraggianti test tenuti in Thailandia e Malesia confermavano la reale possibilità di Marquez per mettere in atto un piano architettato nei giorni bui spesi in Honda, condiviso da (alcune, mica tutte) cariche Ducati: raggiungere almeno quota 9 mondiali, pareggiando il conto con Valentino, ancora lui. Frenata calibrate, traiettorie precise, pieghe misurate e compostezza: una guida del genere, effettivamente, il personaggio carismatico del paddock non l’aveva esibita a bordo della RC213 V. Sulla Ducati sembra che ogni manovra gli riesca facile o, semplicemente, è quanto ci vuole far credere. Perché di agiato a certi livelli nulla esiste, nemmeno il palmares pesante di suo appannaggio, quasi archiviato: bello il passato del nativo di Cervera, oppure magnifico o bruttino, cosa cambia? Quando uno sportivo ha la sfida nel DNA, conta esclusivamente il domani, a cui si arriva tramite il presente. Al giorno d’oggi, nessuno è come Marc, nemmeno Max Verstappen in Formula 1 o, se preferite rimanere sul colore Rosso, Lewis Hamilton incastonato nella Ferrari. A Borgo Panigale hanno fatto carte – non false – e cartoni pur di averlo: rinunciare al cliente storico Pramac Racing, al rivelatosi Campione in carica Jorge Martin, a Marco Bezzecchi e due quattro cilindri sullo schieramento, è stata ritenuta mossa folle. Sapendo di, peraltro, mettere in difficoltà Pecco Bagnaia, bandiera a riportare l’iride e il numero 1 nelle piazze di Bologna e sulle carene. Sì, in Ducati si sono assunti bei rischi, questi però ponderati e supportati dal Gruppo Audi.

Continua l'articolo nella prossima pagina