SSP Barcellona, Manzi: quel secondo posto che inizia a stare “stretto”

SSP Barcellona, Manzi: quel secondo posto che inizia a stare “stretto”© GPAgency

La seconda piazza in Gara 1 ha lasciato un po' di amaro in bocca a Stefano, che nella seconda manche ha conquistato una vittoria-capolavoro con la Yamaha R6

25.03.2024 ( Aggiornata il 25.03.2024 09:37 )

Dopo il mezzo passo falso di Phillip Island, a Barcellona è tornato lo Stefano Manzi che conoscevamo lo scorso anno, in grado di chiudere il 2023 da vice campione del mondo della Supersport. Sul circuito catalano, il portacolori del team Ten Kate ha infatti vissuto due manche da assoluto protagonista, chiudendo Gara 1 al secondo posto alle spalle di Adrian Huertas e Gara 2 (o meglio, una “sprint” domenicale da sei giri) davanti a tutti.

Ciò che ha reso particolarmente soddisfatto il centauro riminese, però, è stata anche e soprattutto la consapevolezza di poter lottare alla pari contro le moto Next Generation di maggior cubatura come la Ducati Panigale V2 pur utilizzando una “vecchia” Yamaha R6. A fine weekend gli abbiamo chiesto un bilancio di questo secondo round stagionale: ecco cosa ci ha raccontato.

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Manzi: “Sapevo di avere tutte le carte in regola per vincere”


Dopo Gara 1 avevo un po' di amaro in bocca per il secondo posto, perché sentivo di aver perso soltanto per via di una moto degli avversari più veloce rispetto alla mia pur avendo dato il cento per cento”, ha raccontato Stefano. “Al contempo, però, sapevo di avere tutte le carte in regola per puntare alla vittoria in Gara 2 facendo un minimo step in avanti, che è proprio ciò che abbiamo fatto la domenica sia io che il team”.

La seconda manche è stata strana, perché ho cominciato Gara 2 in maniera accorta per preservare le gomme in vista dei giri conclusivi, ma la bandiera rossa ha scombinato i piani”, prosegue l'ex-Moto2. “Fortunatamente avevamo una gomma morbida da montare per la ripartenza e siamo riusciti ad ottenere il massimo risultato possibile. Sono stati sei giri di fuoco in cui eravamo tutti al limite ma non potevamo sbagliare nulla e conquistare la vittoria è stata davvero una grande soddisfazione, specialmente perché abbiamo dimostrato di poter battere la Ducati con ciò che abbiamo a disposizione. Adesso non ci resta che lavorare allo stesso modo ad Assen per continuare a stare davanti”.

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