SSP, Montella: “Senza Bulega, la lotta per la vittoria sarà più incerta”

In occasione della presentazione del team Barni Spark Racing per la stagione 2024, era presente anche Yari Montella, il quale sarà al via del mondiale Supersport in sella ad una Ducati Panigale V2. Per il campione europeo Moto2 2020 si tratterà della seconda annata con i medesimi colori e l'obiettivo sarà chiaramente quello di puntare alle posizioni di alta classifica facendo tesoro dell'esperienza maturata nel 2023. Ecco cosa ci ha detto durante l'evento, strizzando l'occhio anche ad un eventuale passaggio in Superbike.

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Montella: “La concorrenza sarà agguerrita, ma ragionerò gara per gara”

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“Voglio essere uno dei protagonisti assoluti della stagione”, ha detto Yari. “Sia io che il team Barni abbiamo tutte le carte in regola per disputare un gran campionato e durante l'inverno mi sono allenato molto per arrivare pronto al primo round. Inoltre, con un anno di esperienza alle spalle sulla Ducati Panigale V2, possiamo essere ancora più competitivi rispetto al 2023. Il campionato però sarà molto lungo, perciò al momento non voglio pormi un obiettivo particolare, ma ragionare gara per gara ed ottenere il massimo ad ogni weekend”.

Il passaggio in Superbike di Nicolò Bulega non renderà più semplice la lotta per le prime posizioni nella classe intermedia: “L'assenza di Bulega renderà la lotta per la vittoria più incerta, ma ciò non significa che possa essere più semplice stare davanti. Già nei test abbiamo visto che la concorrenza è molto agguerrita e ci sono tantissimi piloti molto veloci, a partire da Manzi, Schroetter e Oncu, ma anche Huertas e Caricasulo. Noi ce la metteremo tutta per stare insieme a loro già a Phillip Island diventando uno dei pretendenti al titolo”.

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“La SBK? E' presto per parlarne, ma mi piacerebbe”

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Un'importante novità regolamentare della SSP riguarda il tempo passato in pista, vista la cancellazione di un turno di prove libere: “Il turno di prove in meno, da una parte potrebbe favorire quei piloti che, come me, ha già una certa esperienza con la propria moto. Si tratta comunque di meno tempo passato in pista, che è sempre prezioso in vista della gara, e avendo cambiato il capotecnico anche io ho bisogno di macinare chilometri. Comunque sia, il regolamento è questo ed è uguale per tutti, perciò è difficile indicarlo come un aspetto positivo o negativo”.

Infine, non è mancato uno sguardo al futuro da parte di Yari: “E' prestissimo, non si può ancora parlare di Superbike. Non siamo in Formula 1, dove i contratti vengono firmati con un anno d'anticipo, ma non nascondo che mi piacerebbe passare alla SBK in futuro, magari proprio con questi colori, visto che con Marco (Barnabò, ndr) ho un ottimo rapporto e mi trovo davvero bene in questo team. In questo paddock ho ritrovato quella tranquillità che avevo perso in passato, perciò indipendente dalla categoria, qui posso esprimermi al meglio”.

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